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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Giugno 2013 |
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EX ACNA DI CENGIO ASSESSORE RISPONDE ALLE ACCUSE DI IMMOBILISMO DELLA REGIONE PIEMONTE
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Torino, 5 Giugno 2013 - “Mi stupisce sentir parlare di “immobilismo
della Regione Piemonte”. Da tempo, ormai, stiamo lavorando ad un piano
strategico che, a partire dagli strumenti e dalle risorse esistenti, trasformi
in progetti concreti le proposte avanzate dalle comunità locali della valle
Bormida.
Valorizzazione economica,
incremento demografico dei territori attraverso politiche mirate
all’occupazione, investimenti in attività agro-forestali e rilancio turistico
del territorio. Sono solo alcuni degli obiettivi su cui la Cabina di Regia
interistituzionale sulla Valle Bormida, istituita dalla Regione Piemonte e
coordinata da Finpiemonte, discuterà nella prossima seduta del 12 giugno,
incontro al quale saranno invitate anche tutte le associazioni e i parlamentari
del territorio.
Nell’attesa che la partita
che riguarda il riconoscimento del danno ambientale, e che vede direttamente
coinvolti Ministero dell’ambiente e Syndial Spa (ex Acna) si concluda e che si
arrivi quanto prima ad una programmazione strutturale concordata e condivisa
delle risorse, dobbiamo dunque concentrarci su quel che rimane da fare: sul
riutilizzo condiviso delle aree bonificate e soprattutto sul rilancio economico
e sociale dell’intera Valle.
La Giunta Regionale, già nel
2011, ha dato avvio a questo processo identificando nel Contratto di Fiume
Bormida lo strumento più idoneo a sostenere interventi finalizzati al
risanamento, al recupero ambientale ed economico della Valle. Si tratta di un
iter ben più complesso di quello previsto per gli altri contratti di fiume
attivati dalla Regione. Questo non solo per l’ampiezza del territorio
interessato, ma per l’oggettiva complessità della materia, dovuta alle tante
problematiche di un’area martoriata per anni dall’inquinamento chimico
dell’Acna di Cengio. Non a caso, la Giunta regionale ha stanziato per il
contratto per il Bormida ben 250.000 euro: più del doppio di quanto stanziato
per ciascuno degli altri contratti di fiume”.
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