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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Giugno 2013 |
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INFANZIA, CENTRI ANTIABUSO: NUOVE INDICAZIONI OPERATIVE: CREAZIONE 2 EQUIPES SPECIALISTICHE INTERPROVINCIALI C/O ULSS N.6 PADOVA E ULSS N.9 TREVISO
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Venezia, 5 giugno 2013 -
Con l’obiettivo di
riorganizzare al meglio e nel modo più razionale i centri antiabuso operanti
nel territorio regionale dal 2003 e che hanno svolto un ottimo lavoro di
assistenza e accoglienza dei minori vittime di abuso sessuale e/o grave
maltrattamento, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore ai servizi
sociali Remo Sernagiotto, ha approvato una deliberazione che fornisce
indicazioni operative d’intervento.
In pratica, il governo
veneto ha deciso di di recuperare il modello originario d’intervento e di dare
mandato alle Ullss di costituire due equipes specialistiche interprovinciali
che saranno di riferimento per tutto il Veneto: la prima sarà costituita a
Padova nell’Aziende Ulss n. 16 e sarà di riferimento anche per le Aziende Ulss
delle province di Padova, Rovigo, Vicenza e Verona (parte sud-ovest della
Regione); la seconda, nell’Azienda Ulss n. 9 di Treviso, che sarà di
riferimento anche per le Aziende Ulss delle province di Treviso, Venezia e
Belluno (parte nord-est della Regione).
Il finanziamento per
consentire l’operazione di riorganizzazione sarà di 400 mila euro,
Gli attuali 5 Centri -
Azienda Ulss n. 6 - Vicenza, Centro “L’arca”; Associazione S. Maria Mater
Domini - Marghera (Ve), Centro “Il Germoglio”; Aziende Ulss n. 20 - Verona, Centro “Il Faro”;
Associazione Telefono Azzurro – Treviso, Centro “Il Tetto Azzurro”; Azienda
Ulss n. 16 – Padova, Centro “I Girasoli” – saranno sosteneuti nella fase di
chiusura della progettualità da riferirsi al primo semestre 2013.
“Ringrazio i centri
provinciali per lo straordinario lavoro svolto in questi anni – ha detto
Sernagiotto-. Lavoro che avrà modo di continuare in questa nuova cornice
organizzativa- gestionale a carattere interprovinciale, già sperimentati da due
Centri (I Girasoli di Padova e Tetto Azzurro di Treviso), con lo scopo di
facilitare la fruibilità dei servizi offerti, da parte delle Aziende Ulss di
riferimento, in termini di sensibilizzazione/informazione/formazione e
consulenza ai servizi socio-sanitari e valutazione diagnostica”.
Il monitoraggio e la
verifica delle centinaia di interventi realizzati dai Centri, effettuati anche
attraverso la Banca Dati regionale sui Minori, ha evidenziato, come negli anni
essi si siano sempre più specializzati, sia in termini di prevenzione che di
sostegno e cura dei minori e delle loro famiglie, creando e sviluppando una
fitta rete collaborativa con i servizi pubblici e privati afferenti all’area
materno-infantile e famiglia. Per quanto riguarda specificatamente gli
interventi di presa in carico, considerando la durata nel tempo di tali
interventi e quindi la difficoltà di attivarli con minori che vivono in
territori distanti dalle Equipes specialistiche, essi vengono erogati dai
servizi dell’area socio-sanitaria competente (Lea) delle Aziende Ulss.
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