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Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Giugno 2013 |
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TOSCANA: FONDO SOCIALE EUROPEO, TANTE STORIE PER UN FUTURO DI SVILUPPO
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Firenze 17 giugno 2013 –
Sara è una giovane geologa. Studia terremoti, frane e vulcani. Grazie a una
Borsa di studio della Regione Toscana, da Firenze andrà in Spagna a portare
avanti una ricerca basata sull’osservazione della Terra da satellite. Alessia
lavora a Arezzo in una scuola di lingue, le hanno offerto un contratto a tempo
pieno al termine di un tirocinio di sei mesi, finanziato nell’ambito del
progetto Giovanisì. Federico è un ricercatore e grazie a una Borsa Pegaso sta
approfondendo gli effetti dell’inquinamento acustico sulla vita delle balene.
Per questo ha allestito una piccola nave per una missione scientifica lungo le
coste toscane. Lucrezia è di Montevarchi, sta facendo il secondo anno di
dottorato grazie ad un contributo della Regione e studia il cervello; andrà
all’estero per mettere a punto modelli utili a inquadrare alcuni fenomeni
patologici. Valentina, a Livorno, si occupa di accoglienza. Sta facendo un
tirocinio formativo in un centro sociale gestito dalla Caritas e questa
esperienza, sei mesi con il contributo regionale previsto per il progetto
Giovanisì, la sta aiutando a dare una nuova prospettiva alla sua vita
professionale.
Le storie, la realtà Sara,
Alessia, Federico, Lucrezia, Valentina sono solo alcuni dei protagonisti delle
testimonianze raccolte, in forma di racconto, dai dieci scrittori che
Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, ha
pubblicato nel volume “Accenti” (e nell’omonimo blog). Sono storie, ma non di fantasia. Sono la
dimostrazione del successo del pacchetto rivolto ai giovani, ma anche
dell’efficacia delle politiche attuate grazie al programma operativo del Fondo
sociale europeo 2007-2013.
“Il Fondo sociale europeo
con i suoi 659 milioni di euro in sei anni – afferma l’assessore alle attività
produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – è stata ed è una risorsa
decisiva per gli interventi della Regione per il lavoro, l’educazione,
l’istruzione, il sociale. Il progetto Giovanisì, con i tirocini retribuiti, la
legge per l’imprenditoria giovanile e femminile, gli incentivi per
l’occupazione e per l’inserimento dei soggetti svantaggiati sono tutti tasselli
di un unico mosaico che,soprattutto grazie al Fse, punta a far uscire la
Toscana dalla crisi qualificando il suo capitale umano”.
Fondo sociale europeo
L’assessore non ha dubbi. Alla vigilia del Comitato di sorveglianza che farà il
bilancio degli ultimi mesi di programmazione del fondo in programma domani a
Montecatini Terme, sono questi i risultati che, più dei numeri, danno il senso
dell’importanza di questo strumento. “Il fondo sociale europeo agisce sulle
persone – spiega Simoncini – per questo è essenziale, in una fase come questa,
in cui la recessione ci chiede di attingere al massimo all’intelligenza, alle
competenze, ai talenti delle persone e in particolare dei giovani, per
costruire un futuro di sviluppo e ridare competitività all’economia e alla
società”.
I numeri Focalizzandosi sui
giovani, con in mente queste storie vere, si capiscono meglio i 6.898 tirocini
ammessi a rimborso dal giugno 2011 alla fine di aprile, cui si aggiungono i
circa 300 praticantati attivati da febbraio. E ancora i 22 mila i partecipanti
under 30 ai corsi di formazione professionale della Regione e che usufruiscono
delle opportunità legate al diritto allo studio (borse di sudio, progetti trasnazionali).
Numeri importanti, che però hanno significato solo a partire dalle persone.
Lavoro e formazione Sul
fronte dell’occupazione, ricorda ancora l’assessore, è sempre grazie al Fondo
sociale europeo che si sono finanziati gli incentivi per le imprese che
assumono (donne over 30, disoccupati, laureati, dottori in ricerca, persone in
mobilità, stabilizzazioni di contratti e termine, lavoratori prossimi alla
pensione): nel 2012 sono state 2055 le aziende che ne hanno fatto richiesta per
un totale di 3144 lavoratori, a fronte di un impegno finanziario della Regione
di oltre 16 milioni di euro. Un altro avviso, rivolto ai soggetti svantaggiati
(ex detenuti, disabili, malati psichici, ecc) nel 2012 ha permesso di avviare
al lavoro 217 lavoratori per una spese di circa 1 milione di euro. Ma non è
tutto. Ci sono infatti gli interventi
individuali, finanziati con voucher (buoni servizio per conciliare vita
lavorativa e famiglia, borse di studio, carte formative individuali): a marzo erano 41 mila. E poi i percorsi per l’alta formazione e per
l’istruzione e formazione tecnica superiore, per citare gli interventi più
importanti finanziati e realizzati con successo.
“Abbiamo alle spalle un anno
difficile – avverte Simoncini – ma purtroppo la crisi non è finita. Per questo
è essenziale valorizzare al massimo l’apporto di queste risorse, essenziali per
le nostre azioni, presenti e future. Il Fondo sociale europeo è stato e
continua ad essere uno strumento prezioso nell’azione di contrasto
dell’emergenza e per la tenuta sociale della regione. Le storie di questi
giovani stimolano la fantasia, sembrano romanzi. Ma sono storie vere. Da qui
dobbiamo ripartire e con questo spirito dovremo fare di tutto, esercitando un
ruolo nel confronto sui tavoli nazionale ed europeo, per garantirci quanto meno
le stesse risorse del programma attuale anche per il 2014-2020. E’ una partita aperta che vogliamo giocare a
tutto tondo”.
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