|
|
|
|
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Lunedì 17 Giugno 2013 |
|
|
|
|
|
KIRANA, UN “RAGGIO DI LUCE” NEL BIC DI ROVERETO LA STARTUP, NATA GRAZIE AL SEED MONEY, È SPECIALIZZATA IN MICRO-LAVORAZIONI LASER
|
|
|
|
|
|
Trento, 17 giugno 2013 - «Le microlavorazioni laser? Una tecnologia
che consente lavorazioni impensabili fino a pochi anni fa. Come ad esempio
bucherellare una vita d’acciaio lunga mezzo centimetro con 2.500 fori di appena
20 micron, cioè più sottili di un capello, e di farlo in appena 30 secondi». La
“vite” che Enrico Gallus mostra orgoglioso è un componente per automobili che
esce dal Polo Tecnologico di Rovereto, dove la sua startup, Kirana, si è da
poco insediata. Dal laboratorio allestito nel modulo 42 del Bic escono anche pezzi
per flussometri utilizzati in campo biomedicale, così come componenti in
silicio per applicazioni di microelettronica avanzata. Kirana, dal sanscrito
“raggio di luce”, è una delle 55 startup nate grazie al Seed Money, lo
strumento di sostegno alle giovani imprese innovative finanziato dalla
Provincia autonoma di Trento con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr)
e gestito operativamente da Trentino Sviluppo.
Ad attrarre Enrico Gallus in
Trentino - 44 anni, originario di Milano ed una laurea in Ingegneria Nucleare
presso il Politecnico di Milano - sono stati i proficui rapporti di
collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, ed in particolare con il
Dipartimento di Ingegneria dei Materiali, il significativo contributo ottenuto
grazie al Seed Money (Fesr) e la possibilità di trovare velocemente spazi
attrezzati pronti all’uso presso il Polo Tecnologico di Trentino Sviluppo, ad
un canone d’affitto pari alla metà del loro effettivo valore di mercato grazie
agli incentivi concessi in regime di “de minimis”, ovvero in sintonia con le
normative comunitarie. Ma Kirana è stata “attirata” a Rovereto anche dalla
prospettiva di entrare a far parte del nuovo Polo della Meccatronica.
«Kirana è un significativo
esempio – sottolinea Antonietta Tomasulo, consigliere di Trentino Sviluppo a
capo della Divisione Sviluppo e Innovazione - di come il Trentino sia riuscito
ad attirare talenti. Non solamente gli incentivi, peraltro competitivi a
livello europeo, ma soprattutto la connessione con centri tecnologici di
eccellenza, l´accesso puntuale a servizi di supporto e la trasparenza e
velocità del processo di finanziamento garantiscono l’attenzione di
imprenditori capaci di attivare aziende ad alto contenuto tecnologico, di
estrema importanza per il territorio».
Nei 400 metri quadrati nel
corpo “P” del Bic di Rovereto Kirana ha così potuto avviare le prime produzioni
passando dalla ricerca alla firma delle prime commesse che le stanno garantendo
la “linfa” vitale necessaria per crescere.
«Con il finanziamento del
Seed Money – spiega Enrico Gallus - abbiamo potuto acquistare una nuova
sorgente laser particolarmente sofisticata, in quanto funziona con una
lunghezza d´onda in ultravioletto, il che ci permette di lavorare ad esempio i
materiali polimerici e ceramici».
Le micro-lavorazioni laser
sono il tipico esempio di innovazione di prodotto applicata ad una tecnologia
esistente. «Punto di forza della tecnologia laser - spiega Gallus - è quello di
essere utilizzabile su tutti i tipi di materiali, dai metalli alle plastiche,
dal vetro ai semiconduttori. Ma mentre la tecnologia laser per taglio e
saldatura, ovvero riferita a macro-lavorazioni, è ormai assodata da anni, le
micro-lavorazioni rappresentano la nuova frontiera del business, anche grazie
alla miniaturizzazione sempre più spinta di una serie di dispositivi in ambito
biomedicale, digitale ma anche dell’automotive e della sensoristica. Su questi
pezzi siamo in grado di eseguire tutta una serie di lavorazioni quali fori,
tagli, rilievi, abrasioni che solo fino a pochi anni fa erano del tutto
impensabili».
Kirana grazie alla
flessibilità tipica della startup è in grado di progettare e realizzare sistemi
su misura con applicazioni personalizzare nei più svariati settori industriali,
dall’automotive all’aerospaziale, dalla microelettronica alla meccanica di
precisione, dal medicale all’energia e di farlo su tutti i tipi di materiali
industriali: metalli, ceramiche, polimeri, dielettrici (a esempio vetro),
semiconduttori (ad esempio silicio), compositi.
Ma l’aria del Bic porta
anche relazioni e network tra aziende insediate, oltre che con i centri di
ricerca sul territorio. Così Enrico Gallus e la sua Kirana hanno già stretto
accordi commerciali con un’azienda di progettazione insediata nel Polo
Tecnologico di Rovereto e partnership con un’altra giovane azienda meccanica
ospitata nel Bic di Borgo Valsugana. Con un occhio ai 20 mila metri quadrati di
Parco Tecnologico della Meccatronica che sta sorgendo imponente proprio dinanzi
all’ingresso del modulo produttivo affidato a Kirana. Dove tra pochi mesi potrà
spiccare il volo.
|
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|