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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Giugno 2013 |
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FABIO RUGGE ELETTO RETTORE DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA RESTERÀ IN CARICA PER SEI ANNI, DAL 2013 AL 2019. TRE LE PRIORITÀ: FAR EMERGERE LE POTENZIALITÀ DELL’ATENEO, VALORIZZARE IL SISTEMA UNIVERSITARIO PAVESE E COSTRUIRE UN DIALOGO CON LE ALTRE UNIVERSITÀ LOMBARDE.
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Pavia, 19
giugno 2013 - Il prof. Fabio Rugge è
stato eletto Rettore dell’Università di Pavia per il mandato 2013-2019. Alla
quarta votazione, così come previsto dal nuovo Statuto dell’Ateneo, e dopo il
ritiro degli altri due candidati (prof. Gianni Francioni e prof. Virginio
Cantoni), la comunità accademica pavese ha eletto il candidato che, fin dalla
prima votazione, aveva raccolto il maggior numero di consensi.
Questo
l’esito del Iv turno elettorale:
votanti:
678 con voto pieno,
505 con voto pesato al 25%.
Hanno
ricevuto voti:
- prof.
Fabio Rugge: 636 voti
- schede
bianche: 195
- schede
nulle: 29.
Ecco la
prima dichiarazione del neoeletto Rettore Fabio Rugge, che entrerà in carica
con l’avvio del nuovo anno accademico 2013-2014:
“Sono
grato a quanti mi hanno sostenuto e votato. Ma ringrazio anche tutti coloro i
quali, pur non avendo scelto la mia candidatura, hanno contribuito
all´esercizio di democrazia con cui l´Ateneo ha eletto il suo prossimo Rettore.
In
effetti, questa elezione giunge alla fine di una campagna che ha consentito di
mettere a fuoco con chiarezza i diversi problemi che la nostra Università deve
affrontare e le diverse proposte per risolverli. E´ stata dunque una campagna
elettorale proficua e partecipata, per la cui correttezza ringrazio i miei
competitori: i professori Virginio Cantoni e Gianni Francioni. Sono ottime
premesse per una cooperazione di tutti, sincera ed efficace.
Il nostro
Ateneo ha alle spalle un patrimonio unico consegnatoci dalla tradizione e
preservato dal lavoro dei precedenti governi dell´Ateneo. A questi, e in
particolare al Magnifico Rettore, Angiolino Stella, va la nostra gratitudine
per il lavoro svolto. Questo patrimonio deve essere ora indirizzato con determinazione
su percorsi e verso mete che consentano di rispondere con successo ai
cambiamenti in corso.
Inizierò
presto il lavoro per costruire la squadra di governo ed essere pronto ad
assumere la carica in ottobre.
Tre
messaggi mi preme innanzitutto trasmettere. Il primo alla comunità accademica
pavese: bisogna fare emergere tutto il nostro potenziale e avere fiducia nelle
nostre grandi risorse, nonostante i tempi non facili. Il secondo messaggio è al
sistema accademico pavese, ai collegi, allo luss, agli Irccs, alle Fondazioni,
ma più in generale alla città e al territorio: insieme, grazie ad un dialogo
costante, possiamo coltivare progetti davvero ambiziosi. Il terzo messaggio è
alle altre università lombarde: conserviamo ciascuno i propri caratteri distintivi,
ma mettiamo insieme le nostre energie; solo a questo modo si può essere
protagonisti nella società globale e sostenere efficacemente lo sviluppo del
Paese.”
Le
congratulazioni e gli auguri sono giunti subito dal Rettore in carica Angiolino
Stella:
“Al futuro
Rettore dell’Università di Pavia le più vive congratulazioni – ha dichiarato –
con l’auspicio che anche nei prossimi anni l’Ateneo pavese posa conseguire
importanti risultati, degni della nostra gloriosa storia”.
Fabio
Rugge -
Nato a
Lecce nel 1951, è stato dal 1991 professore ordinario di Storia delle
istituzioni politiche presso la Facoltà di Scienze politiche di Pavia (oggi
Dipartimento di Scienze politiche e sociali).
Dopo il
diploma di maturità classica (Liceo classico G. Palmieri, Lecce), si è laureato
in Scienze politiche presso l’Università Cattolica di Milano. Dal 1977, è stato
assistente di ruolo presso la Facoltà di Sociologia dell’Università di Trento.
E’ stato poi Alexander v. Humboldt Fellow alla Technische Universität di
Berlino (1986), Jemolo Fellow al Nuffield College di Oxford (1996), e Fellow
del Woodrow Wilson Center di Washington (2012).
Parla e
scrive in francese, inglese e tedesco.
L’oggetto
della sua attività di studio sono le istituzioni di governo e l’amministrazione
pubblica, analizzate in chiave storica, comparando le vicende di diversi paesi
europei.
Le sue
pubblicazioni sono apparse presso editori come Duncker und Humblot, Einaudi,
Giuffré, Ios, il Mulino, Laterza, Nomos, Sage. E’ membro dei comitati
scientifici di numerose riviste (tra cui “Il Politico”, “Grotius”, “Storia
Amministrazione Costituzione”, di cui è stato condirettore) e analogo ruolo ha
avuto in passato in altre riviste come “Scienza e Politica”, “Impresa e Stato”
,“Jahrbuch für Europäische Verwaltungsgeschichte”, "Public Administration
Review", rivista dell’American Society for Public Administration.
E’
promotore e poi coordinatore del dottorato “Storia costituzionale e amministrativa
dell’età contemporanea” e in seguito del dottorato “Istituzioni,
amministrazioni e politiche regionali” dell’Università di Pavia, istituito nel
2007, in collaborazione con il Politecnico, l’Università statale di Milano e
l’Università Cattolica e con il supporto di I.re.f Lombardia (oggi Éupolis).
Ha
collaborato con la Sissco, Società italiana per lo Studio della Storia
Contemporanea (contribuendo a redigerne il primo statuto). E’ stato membro del
Comitato esecutivo dell’International Social Science Council e ha coordinato
per sei anni il Working Group “History of Public Administration”
dell’International Institute of Administrative Sciences di Bruxelles. Fa parte
del comitato scientifico dell’Istituto per la Scienza dell’Amministrazione
Pubblica di Milano (Isap) (dal 1991), di quello della Associazione Rete delle
Città Strategiche (dal 2004), nonché di quello della Fondazione Alma Mater
Ticinensis. E’ stato inoltre membro del comitato scientifico dei corsi ordinari
dello Iuss di Pavia.
Ha
contribuito a fondare (2003) e ha presieduto sino al 2011 la Fondazione
Romagnosi – Scuola di Governo locale. Ha svolto attività di consulenza e
formazione per numerosi enti pubblici (tra cui il Consiglio regionale della
Lombardia, del Trentino-süd Tirol, del Veneto).
Dal 2005
al 2011 è stato preside della Facoltà di Scienze politiche di Pavia, di cui era
stato preside vicario nei sei anni precedenti.
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