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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 19 Giugno 2013 |
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PARI OPPORTUNITÀ: CONVEGNO A UDINE SU DISAGIO MENTALE E CURA
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Udine, 19
giugno 2013 - Occhi puntati sul disagio mentale
visto
dalla parte delle donne, oggi a Udine, nella sede della
Regione,
in via Sabbadini, con l´incontro "L´anima a fior di
pelle - Il
disagio mentale: conoscere e ri-conoscere",
organizzato
dalla Commissione regionale pari opportunità, durante
il quale è
stata presentata anche una pubblicazione che
attraverso
indicazioni e testimonianze mira a divulgare
informazioni
e conoscenze su un grave problema sociale che non
può
ricadere solo sulle spalle delle donne.
"Quando
si manifestano situazioni di disagio mentale in famiglia
le prime a
essere coinvolte sono le donne; sono anche le prime
che colgono
i segnali premonitori e le prime a prendersi cura dei
familiari
sofferenti, ma troppo spesso sono lasciate sole ad
affrontare
i problemi, quando invece occorrerebbe trovare
condivisione
in una società solidale - ha affermato la presidente
della
Commissione Santa Zannier illustrando l´iniziativa e
sottolineando
che la dimensione giuridica di soggetti deboli e
indifesi
(anziani minorenni, disabili psichici e fisici) che si
trovino in
stato di sofferenza, deve trovare concreto
riconoscimento
nelle istituzioni italiane ed europee. Purtroppo,
nonostante
i richiami a ridurre il rischio di esclusione sociale
- ha
aggiunto - l´Europa non è ancora
intervenuta con concrete
proposte
di legge, mentre sostegni legislativi servirebbero per
attivare
servizi pubblici essenziali.
Un appello
rilanciato dalla consigliera regionale Silvana
Cremaschi,
intervenuta in rappresentanza dell´amministrazione
regionale
e del presidente del Consiglio Franco Iacop, la quale
ha
assicurato l´attenzione delle Commissioni consiliari
evidenziando
che la costruzione dei modelli organizzativi e dei
servizi
deve necessariamente partire dai bisogni persone. Un
convincimento
maturato nell´ascolto di tante testimonianze
raccolte
anche nella propria attività professionale di medico:
lavorare per
e con le persone, per far diventare punto di forza
ciò che è
debolezza.
L´approccio
alla salute (anche in tema di disagio mentale) e alla
cura deve
tener conto della differenza di genere. La
sottolineatura,
oltre che dall´assessore comunale Cinzia Del
Torre, è
venuta dalla coordinatrice del gruppo di lavoro "sanità
e
politiche sociali" della Commissione, Annamaria Poggioli, che
ha posto
l´accento sulla solitudine nella quale le donne sono
spesso
lasciate e sui pregiudizi persistenti nella società. La
barriera
da abbattere è quella del silenzio, dobbiamo combattere
la paura
di affermare i nostri diritti e di denunciare i nostri
disagi -
ha detto Poggioli, sottolineando anche le difficoltà
che, di
fronte al disagio giovanile, incontrano gli insegnanti
nel
rapporto con le famiglie.
Gli
approfondimenti sono stati sviluppati dagli interventi del
direttore
del Dipartimento di salute mentale dell´Area vasta
Udinese,
Mauro Asquini, sull´organizzazione del servizio di
salute
mentale nella comunità; della responsabile del Centro di
salute
mentale di Udine Sud, Maria Angela Bertoni, su come
riconoscere
il disagio psichico nella comunità e come considerare
e
desiderare percorsi di cura condivisi; della
responsabile del
Centro di
salute mentale di Tolmezzo, Tiziana Gon, sulla
resilienza
al femminile, ovvero su come le donne
sostengono,
accolgono
e sopportano la sofferenza, con quella capacità appunto
non solo
di resistere, ma di impegnarsi per non spezzarsi; infine
la voce
della presidente regionale delle Associazioni dei
familiari
Urasam Fvg, Gabriella De Simon, che sottolineando
l´importanza
del dialogo, ha anche ribadito la necessità di
lavorare
sulla prevenzione che è, tra l´altro, uno dei cardini
della
strategia comunitaria in materia di salute
mentale.
E il
messaggio che ancora una volta è emerso chiaro è che di
fronte
alla sofferenza psichica e al disagio mentale bisogna
sempre
porsi considerando contemporaneamente la persona e il suo
contesto
ambientale, perchè è in quella relazione che si possono
fare
diagnosi, svolgere cure, delineare la riabilitazione,
rafforzare
le capacità relazionali dell´individuo per la sua
reintregrazione
sociale, con l´obiettivo della reinclusione
piena
della persona nella comunità.
Sullo
sfondo, i contenuti del libro "Un passo in più. Donne e
disagio
mentale a Trieste", pubblicato nel 2007 e curato dalla
giornalista
Marina Silvestri - che oggi ha coordinato i lavori -
con
richiami a testimonianze di familiari, del mondo della scuola
e del
lavoro in esso contenute, compreso il brano "L´anima a fior
di
pelle" di Elisa Corsi che ha dato il titolo all´incontro
odierno.
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