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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Luglio 2013
 
   
  PRIVACY: CONTROLLI SULLA TOSSICODIPENDENZA E TUTELA DELLA RISERVATEZZA

 
   
  Gli organismi sanitari che per accertare l’assenza di tossicodipendenza intendono usare sistemi di videosorveglianza all’interno dei propri servizi igienici dovranno adottare cautele e accorgimenti a tutela della riservatezza di lavoratori e pazienti sottoposti alla raccolta dei campioni di urina. Lo ha deciso l’Autorità per la privacy intervenuta a seguito di istanze pervenute dagli organismi sanitari, tra i quali i Sert, ma anche dagli stessi lavoratori e pazienti. Nei Sert e in altre strutture sanitarie i lavoratori destinati a mansioni che comportano rischi per la sicurezza, l’incolumità e la salute di terzi vengono sottoposti per legge, prima dell’assunzione in servizio e poi con cadenza periodica, ad accertamento di assenza di tossicodipendenza attraverso l’esame dell’urina. L’occhio di un operatore sanitario garantisce che a ciascun soggetto sottoposto al controllo corrisponda esattamente il suo campione di urina. Stessa procedura viene prevista per i soggetti affetti da dipendenze per finalità di cura. Ora, sulla base dell’esperienza maturata e delle richieste degli interessati le strutture sanitarie hanno proposto, in luogo dell’osservazione diretta, l’impiego di telecamere in grado di assicurare la corretta raccolta - sotto il profilo dell’inalterabilità e della provenienza - del campione urinario. Con un provvedimento a valenza generale, il Garante ha dunque prescritto le misure da rispettare. All’interessato deve essere data innanzitutto la facoltà di scegliere se avvalersi della osservazione diretta di un operatore sanitario o della rilevazione delle immagini attraverso l’occhio elettronico. Le immagini rilevate non devono essere registrabili. Il servizio igienico dotato di telecamere, inoltre, deve essere dedicato in via esclusiva a tali controlli, se ciò non è possibile, devono essere introdotti opportuni accorgimenti per evitare di riprendere soggetti diversi da quelli da controllare. Infine, il personale sanitario preposto ai controlli, il solo abilitato a visionare le immagini e preferibilmente dello stesso sesso della persona da controllare, deve essere designato per iscritto incaricato del trattamento e gli deve essere preclusa la possibilità di registrare le immagini che appaiono sullo schermo, anche tramite telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici  
   
 

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