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Notiziario Marketpress di
Giovedì 04 Luglio 2013 |
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VENETO, MEDAGLIA D’ARGENTO: BENESSERE MATERIALE ELEVATO MA ISTRUZIONE E SICUREZZA RAPPRESENTANO ELEMENTI DI CRITICITA’ PROGETTO «OLTRE IL PIL 2013»: VERONA PRIMA IN VENETO, VENEZIA METROPOLITANA QUARTA IN ITALIA
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Venezia, 4 luglio 2013 - Come si vive oggi in Veneto?
La fotografia scattata alla regione mostra che benessere materiale, salute, uso
del tempo e relazioni personali e sociali rappresentano i fiori all’occhiello,
ma per istruzione e sicurezza la regione scivola nella graduatoria del
benessere delle regioni italiane. Questi, in sintesi, i risultati preliminari
del rapporto “Oltre il Pil 2013. Misurare il benessere sociale per rilanciare
lo sviluppo economico”, presentato presso Unioncamere Veneto da Gian Angelo
Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto, Roberto Crosta, segretario
generale Camera di Commercio di Venezia, Silvio Giove e Giovanni Bertin,
Dipartimento di Economia Università Ca’ Foscari, e Serafino Pitingaro,
responsabile Area Studi Unioncamere Veneto.
Avviato nell’ottobre 2009 da Unioncamere del Veneto e
Camera di Commercio di Venezia in collaborazione con Università Ca’ Foscari di
Venezia, il progetto “Oltre il Pil” mira a revisionare la misurazione
tradizionale del benessere individuando nuovi indicatori per fornire supporto
analitico alle scelte strategiche degli attori economici e istituzionali per la
formulazione di politiche sostenibili in tema sociale, economico, fiscale e
ambientale.
Il rapporto presenta la nuova geografia del benessere
delle regioni italiane con un approfondimento sulle province del Nord Est e le
città metropolitane, elaborando 41 indicatori elementari e otto dimensioni:
benessere materiale, salute, istruzione, lavoro, uso del tempo, sicurezza,
rapporti personali e sociali, ambiente. Dall’aggregazione delle 8 dimensioni si
sono ottenuti alcuni indici sintetici della nuova “geografia del benessere in
Italia e in Veneto”.
Come Si Vive In Veneto?
Guardando oltre gli aspetti economici, il Veneto si
conferma una regione ad elevato livello di benessere materiale. Tra le altre
dimensioni considerate, gli indici di salute, uso del tempo e relazioni sociali
e personali collocano la regione tra i primi posti mentre su lavoro e ambiente
il Veneto occupa posizioni non brillanti. Istruzione e sicurezza rappresentano
invece le principali criticità. Sulla base di valori normalizzati che variano
da 0 a 1 (vicino allo 0 situazione di difficoltà e disagio rispetto la media)
il Veneto è secondo con 0,69 per benessere complessivo dietro al Trentino Alto
Adige (0,82) e davanti a Valle d’Aosta, Toscana, Marche e Lombardia.
I Meno. Nonostante il valore dell’indicatore
istruzione, il Veneto si colloca a metà della graduatoria (11°) per
scolarizzazione superiore, universitaria e abbandono scolastico mentre per
l’indicatore sicurezza è 15esimo per effetto del numero di incidenti stradali
tra i più alti del Paese.
In Linea. Per lavoro e ambiente il Veneto occupa
posizioni di retroguardia: entrambi gli indicatori lo collocano al 5° posto, da
un lato per effetto dei tassi di disoccupazione e occupazione giovanile ma con
un’occupazione femminile più alta della media, dall’altro tra le peggiori per
superamento del limite previsto di Pm10, pur essendo leader nella raccolta
differenziata.
I Piu’. Per dimensioni del benessere materiale, il
Veneto è la regione con minor disuguaglianza nella distribuzione del reddito e
seconda per livello di reddito equivalente. La regione primeggia anche per la
salute, dove tutti gli indicatori registrano valori buoni o comunque nella
media. Risultati positivi per uso del tempo e relazioni personali e sociali:
molto buono il tasso di lettura, la pratica dello sport e partecipazione agli
spettacoli e buona «partecipazione sociale» malgrado una bassa densità di
organizzazioni di volontariato.
Veneto A Confronto Con Le Altre Regioni -
Escluso il Trentino Alto Adige, che sulla base di
tutti gli indicatori considerati sembra essere un territorio “oltre confine”
(valore dell’indice unico 0,82), le regioni possono essere classificate in tre
gruppi. Il Veneto, con un valore di 0,69, si piazza in seconda posizione, nel
primo gruppo di regioni, davanti a Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Lombardia ed
Emilia Romagna. Nel secondo gruppo troviamo Liguria, Umbria, Friuli Venezia
Giulia e Piemonte mentre nel terzo gruppo Molise, Sardegna, Abruzzo, Lazio,
Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia.
Venezia, Il Nord Est E Le Città Metropolitane -
Se il Veneto primeggia tra le regioni italiane per
livello di benessere, non altrettanto accade per Venezia. Nel confronto col
resto del Nord Est, la provincia lagunare è in decima posizione nella
graduatoria (0,63) guidata da Trento e Bolzano (0,77). Tra le province venete
in testa c’è Verona (0,76) davanti a Padova (0,74), Belluno (0,72), Vicenza
(0,7) e Treviso (0,64), con Rovigo fanalino di coda (0,5). Pur essendo sul
podio delle province nordestine per benessere materiale, Venezia mostra
criticità nelle dimensioni dell’ambiente, sicurezza e lavoro e non eccelle in
istruzione e relazioni personali e sociali. Il confronto con le altre città
metropolitane è invece premiante per Venezia (0,67), in quarta posizione nella
graduatoria guidata da Firenze, Bologna e Milano.
«La grave crisi economica e finanziaria sta colpendo
duramente il Pil, ma anche il benessere del Veneto e dei veneti – commenta Gian
Angelo Bellati, segretario generale Unioncamere Veneto –. Se poi guardiamo alla
tendenza per il futuro, dovremmo preoccuparci ancora di più e spingere il
Governo a tagliare le spese inutili che si annidano in alcune regioni e nello
stesso Stato al fine di favorire gli investimenti, lo sviluppo, la crescita. In
altre parole, Pil e benessere possono essere interdipendenti a fronte di una
tassazione sempre più impietosa che sta distruggendo il nostro tessuto
produttivo e, di conseguenza, sociale».
«Nell’ambito del Progetto “Oltre il Pil”, che Camera
di Commercio di Venezia e Unioncamere Veneto portano avanti con convinzione da
ormai quattro anni, è stato realizzato un interessante focus sul benessere
delle province del Nord Est e delle Città Metropolitane – aggiunge Roberto
Crosta, segretario generale dell’Ente camerale veneziano –. L’aspetto
confortante è che la nostra provincia di Venezia, rispetto alle altre città
metropolitane, esce molto bene da questa indagine, sia per il benessere
economico sia per altri indicatori chiave come la salute. Ciò non toglie,
tuttavia, che è più che mai necessario puntare velocemente a una riforma sulla
spesa pubblica per sbloccare risorse per la crescita e lo sviluppo».
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