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Notiziario Marketpress di
Lunedì 08 Luglio 2013 |
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PIEMONTE, PRESENTATI A BRUXELLES I PROGETTI DEL TERRITORIO PER L´INVECCHIAMENTO SANO E ATTIVO PREMIATO IL MASTER INFERMIERISTICO IN MEDICINA DI FAMIGLIA
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Torino, 8 Luglio 2013
- Dal 2012 la Regione Piemonte è
uno dei 32 siti europei di riferimento per l’invecchiamento sano e attivo.
La Regione, come coalizione di territori, Asl ed
aziende ospedaliere, associazioni per la prevenzione e la cura, ha presentato
come propria buona pratica l’organizzazione del Master infermieristico in
medicina di famiglia, in grado di fornire alla rete di assistenza una figura
professionale nuova, al servizio della medicina domiciliare personalizzata e di
comunità.
Per questo progetto, il Piemonte è una delle cinque
Regioni italiane che hanno ottenuto il riconoscimento, con Emilia Romagna,
Liguria, Campania e l’Istituto regionale dei Ciechi del Friuli Venezia Giulia.
A completare il quadro, varie esperienze di
telemedicina hanno trasferito al domicilio dei pazienti, con notevole riduzione
dei disagi e con buoni risultati, procedure sanitarie che, in questo modo,
lasciano tempo e tranquillità alle persone, con la stessa sicurezza di qualità
e minori costi della prestazione in ambulatorio o in ospedale.
Lunedì 1° luglio scorso a Bruxelles si è svolta una
giornata di riconoscimento del lavoro svolto e di confronto per imparare dalle
esperienze già condotte e instradare la progettazione di nuovi sistemi
sanitari, meno dispendiosi e più focalizzati su attenzioni e cure adatte ai
bisogni dei pazienti anziani e delle loro famiglie.
Soddisfazione per il riconoscimento assegnato al Piemonte
è stata espressa dall’Assessore alla Sanità e alle Politiche sociali della
Regione, Ugo Cavallera: “L’unione Europea ha promosso la creazione di una rete
internazionale di partenariati per l’invecchiamento sano e attivo. Questa
iniziativa punta a favorire un aumento degli anni in salute, prevenendo e
ritardando le patologie croniche gravi e i loro effetti invalidanti. Molto può
essere fatto introducendo innovazioni tecniche e organizzative, ma anche
attraverso cambiamenti di natura sociale. Il riconoscimento giunge in un
momento -sottolinea Cavallera- in cui è in atto un confronto anche serrato sul
tema delle risorse per il socio-assistenziale e per la definizione di modelli
di intervento integrato tra sanità ed assistenza per affrontare le casistiche
della cronicità e della non auto-sufficienza.”
L’interesse per queste attività è cresciuto di pari
passo con i successi sanitari e i movimenti demografici che hanno allungato la
vita e fatto invecchiare il continente, ma anche con le preoccupazioni derivanti
dalla sostenibilità finanziaria delle cure sanitarie e dalla tenuta delle
condizioni di vita per gli anziani e le loro famiglie.
All’iniziativa, che raccoglie l’impegno di centinaia
di amministrazioni in tutta Europa, sono affiancati gruppi di lavoro a cui a
partecipano attualmente i rappresentanti piemontesi che lavorano sui temi delle
cure integrate e sulla prevenzione delle fragilità, incaricati di trasferire in
linee guida europee le migliori esperienze disponibili.
Annualmente vengono pubblicati bandi per progetti
internazionali in questo ambito, all’ultimo dei quali sono stati presentati 2
progetti piemontesi, in collaborazione con l’Università di Torino e con vari
partners esteri, per la salute della donna nella terza età e per migliorare le
terapie multifarmaco.
I soggetti che hanno partecipato con la Regione
all’iniziativa sono: Asl Cn2 Alba-bra, Asl Vco, Asl To3 e l’ Azienda
Ospedaliera Città della Salute di Torino.
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