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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Luglio 2013 |
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PAPA WOJTILA: APPOGGIO REGIONE VENETO A PROGETTO “LA VIA DI KAROL”
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Venezia, 11 luglio 2013 - La Regione del Veneto
abbraccia Karol Wojtyla. L’incontro avvenuto fra l’assessore veneto al turismo
Marino Finozzi ed il presidente di Wigwam Clubs Italia, Efrem Tassinato, ha
sancito ufficialmente l’impegno della Regione ad appoggiare in pieno il
progetto “La Via di Karol - Itinerario Europeo dei Piccoli Santuari”.
“Abbracciando idealmente il percorso di vita terreno
di Karol Wojtyla – spiega Finozzi - partendo dai luoghi di nascita, a Wadowice,
per arrivare a Roma, “La Via di Karol” vede il Veneto come meta ideale a metà
strada del cammino. Non dobbiamo sottovalutare il fatto che il Veneto è
storicamente e architettonicamente terra di grandi testimonianze di fede: ad
ogni angolo, sulle crode di montagna e in ogni calle di Venezia sono presenti
infatti basiliche, chiese, capitelli ed ex-voto, a dimostrare l’importanza che
la fede in questa regione ha rivestito e riveste tuttora. Per questo il Veneto
è meta ambita da tutti quei turisti che nella scelta del luogo di vacanza tengono
conto anche dell’aspetto religioso. Come Regione inoltre da un paio di anni
abbiamo inserito i percorsi della fede come prodotto turistico sul quale
puntare e proprio per questo il progetto del presidente Tassinato non poteva
non essere accolto a braccia aperte”.
“Questo progetto è innovativo anche per la metodologia
che ne costituisce le fondamenta e perciò, a buona ragione, deve essere
considerato pilota”, dice il presedente Tassinato. “Ogni piccolo santuario
rappresentava il focus di una comunità locale di territorio, espressione della
più genuina fede popolare. Quella che, insieme al credo, tuttora conserva
valori antichi di solidarietà e peculiari forme di sviluppo sostenibile: dalla
cucina e dalle produzioni enogastronomiche ai monumenti, alle feste paesane, alla
musica al teatro dialettale, e quant’altro le benemerite Pro Loco si
preoccupano di mantenere e riproporre. La modalità di costruzione de La Via di
Karol è strutturata per Comunità Locali di Offerta, ovvero reti locali di
operatori, principalmente legati al turismo, come l’alberghiero e
l’extralberghiero, la ristorazione e le aziende agricole con agriturismo, ma
anche i luoghi di produzioni tipiche alimentari e non. Insomma, una modalità di
offerta turistica che mette insieme molte valenze, se vogliamo anche
pedagogiche, perché si dice tanto che sia necessario far gioco di squadra ma
poi non si pensa a come favorirlo. Con le Comunità Locali di Offerta che
mettono sul mercato pacchetti di turismo integrati, si creano forme di
organizzazione che hanno la capacità di autopromuoversi ed autofinanziarsi. Nel
contempo, educano alla cultura della solidarietà, nel senso della convenienza
del lavorare insieme, ognuno con le proprie diversità e prerogative ma per
realizzare obiettivi comuni. Un principio laicissimo ma altrettanto cristiano”.
Il progetto de la “La Via di Karol”, ideato dal Wigwam
Circuit, già trova a sud, con la Salaria Turistica (tra San Benedetto del
Tronto e Roma), un importate tratto in fase di avanzato completamento come via
delle fede. Il progetto della Salaria Turistica, appoggiato e finanziato dal
Ministero del Turismo, cofinanziato dalle regioni Marche e Lazio, coinvolge le
province (in primis Ascoli Piceno) e gli oltre settanta comuni lungo il
tragitto e vede anch’esso il Circuito Wigwam come soggetto prima ideatore e poi
attuatore.
Il meta-itinerario de “La Via di Karol” sta
coinvolgendo ben cinque paesi europei – Polonia, Slovacchia, Austria, Slovenia
e Italia – puntando alla valorizzazione turistica dei luoghi cari a Giovanni
Paolo Ii, partendo da Wadowice, città che gli diede i natali, per arrivare a
Roma, dove concluse il suo cammino terreno. Un modo per rivivere la grande vita
del Papa comunicatore che proprio a dicembre di quest’anno sarà proclamato
Santo da Papa Francesco insieme ad un altro pontefice del passato con il quale
il Veneto ha dei legami molto forti: Giovanni Xxiii, quel Giuseppe Roncalli che
prima di salire sullo scranno di Pietro trascorse in laguna come Patriarca di
Venezia cinque anni di intensa vicinanza alla gente, la stessa che ancora oggi
lo considera un po’ come “papa veneziano”.
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