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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Luglio 2013 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA AFFERMA: LE UNIVERSITÀ EUROPEE DEVONO PENSARE IN TERMINI GLOBALI
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Bruxelles, 15 luglio 2013 - Il panorama
dell´istruzione superiore internazionale sta cambiano radicalmente in termini
di struttura e dimensioni e si trova ad affrontare la concorrenza crescente di
paesi come Cina e India. Questa situazione richiede una revisione non solo del
modo in cui le 4 000 università europee operano a livello internazionale, ma
anche del modo in cui formano gli studenti europei nei loro paesi di origine.
La Commissione europea inaugura oggi una nuova strategia dal titolo
"Istruzione superiore europea nel mondo", intesa a garantire che i
laureati europei acquisiscano le competenze internazionali di cui hanno bisogno
per lavorare in qualsiasi parte del mondo e che l’Europa conservi la sua
attrattiva nei confronti degli studenti internazionali. Erasmus+, il nuovo programma
dell´Ue per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, stanzierà un
importo annuale di oltre 400 milioni di Eur a favore degli scambi
internazionali di studenti e dello sviluppo della cooperazione tra le
università europee e i loro partner in tutto il mondo.
Androulla Vassiliou, Commissaria per l´Istruzione, la
cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha dichiarato: "Le università
europee devono pensare in termini globali. Devono agire in modo strategico per
valorizzare la reputazione di cui gode l´Europa per la qualità dell´istruzione
superiore, devono promuovere la mobilità internazionale di studenti e
personale, offrire curricoli innovativi di prim´ordine e garantire l’eccellenza
nell’insegnamento e nella ricerca. Benché numerose università europee abbiano
instaurato solidi legami all´interno dell´Ue, a molte di esse manca una chiara
strategia per rafforzare i vincoli con i partner extraeuropei, situazione che
necessita un cambiamento urgente. La Commissione sosterrà gli Stati membri affinché
possano sviluppare delle reti internazionali in materia di istruzione
superiore. Per fare ciò non esiste un modello preconfezionato: ciascun paese
dovrà giocare le proprie carte."
Le università egli altri istituti di istruzione
superiore dell´Unione Europea accolgono oltre 19 milioni di studenti. La
Commissione sottolinea che le università devono promuovere una prospettiva
internazionale in quell´85% di studenti restio allo spostamento, affinché
acquisisca le competenze internazionali necessarie in un mondo globalizzato.
Ciò significa che le università devono elaborare curricoli internazionali,
promuovere le competenze linguistiche e potenziare l’apprendimento digitale.
Si prevede che il numero complessivo di studenti
universitari nel mondo si quadruplichi, passando dai circa 100 milioni del 2000
a 400 milioni nel 2030, con una crescita particolarmente pronunciata in Asia ed
America latina. Attualmente l’Europa attira circa il 45% di tutti gli studenti
internazionali ma i suoi concorrenti stanno rapidamente aumentando gli
investimenti nell’istruzione superiore. La maggior parte degli studenti in
mobilità internazionale proviene da Cina, India e Corea del Sud.
Il nuovo programma Erasmus+, che sarà avviato nel
gennaio 2014, consoliderà per la prima volta le opportunità per gli studenti
provenienti da paesi extraeuropei di realizzare parte del percorso
universitario presso un’università europea, o viceversa. Saranno finanziati 135
000 gli scambi di studenti e personale tra l’Ue e il resto del mondo, vale a
dire 100 000 in più rispetto all´attuale programma Erasmus Mundus, che vanno ad
aggiungersi ai 3 milioni di scambi di studenti e personale all’interno dell’Ue.
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