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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Luglio 2013 |
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COMUNITÀ MONTANE: REGIONE UMBRIA LIQUIDA IL SALDO DELLE RISORSE PER L’ANNO 2013
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Perugia, 15
luglio 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche
agricole Fernanda Cecchini, ha provveduto ad assegnare alle Comunità montane,
tuttora in gestione commissariale, - le
risorse previste in bilancio necessarie per il finanziamento delle spese di
funzionamento dell’anno 2013 in attesa dell’avvio dell’attività delle Unioni
speciali di comuni. L’importo complessivo del finanziamento regionale è di
8.665.291 euro, ripartito tra le cinque Comunità montane. Per l’Alta Umbria
2.023.622 euro, per quella dei Monti Martani, Serano e Subasio2.240.395 euro,
per il Trasimeno medio Tevere 874.196 euro, per l’Orvietano-narnese-amerino-tuderte
1.569.217 euro e per la Valnerina 1.957.860. Un totale di 8.665.291 euro, parte
dei quali però (circa quattro milioni) erano stati già liquidati in acconto e
quindi la Giunta ha disposto la liquidazione del saldo dei fondi assegnati
complessivamente, pari a 4.717.818 euro. “La riforma del sistema, ha affermato
l’assessore Cecchini, che ha previsto la soppressione delle Comunità Montane
con la conseguente costituzione dell’Agenzia Forestale regionale e delle Unioni
dei Comuni, ha anche disposto che le Comunità Montane commissariate (l’incarico
ai commissari scadrà nel giugno del prossimo anno) continuassero ad esercitare
le funzioni fino al subentro, per quanto di rispettiva competenza, dell’Agenzia
forestale e delle Unioni speciali di comuni. L’agenzia forestale è subentrata
il primo dicembre 2012, ha sottolineato la Cecchini, assorbendo tutto il
personale forestale con contratto privatistico e parte del personale della
funzione pubblica già in servizio alle Comunità Montane. Alla stessa data sono
stati altresì trasferiti all’Agenzia le attività ed i lavori relativi a progetti non definiti, unitamente
alle connesse dotazioni finanziarie residue. In attesa invece della
costituzione delle Unioni dei Comuni, le Comunità Montane, avvalendosi dei 224
dipendenti pubblici rimasti in servizio, svolgono sia le attività collegate
alla loro liquidazione che le funzioni ed i compiti residui che dovranno essere
svolte dalle Unioni di comuni.
Per queste funzioni la Regione assicura il
finanziamento necessario per proseguire l’attività che però, in questa fase di
transizione e considerata l’emergenza finanziaria del comparto pubblico, deve
essere esclusivamente impiegata per la copertura dei costi del personale e
delle ulteriori incomprimibili spese di funzionamento delle Comunità montane in
liquidazione”.
Nel valutare i
fabbisogni indicati ci si è attenuti al criterio di fondo che, ad eccezione
degli inevitabili costi ex novo dell’Agenzia, per il sistema Comunità
montane/Unioni di comuni/Agenzia forestale sono escluse spese gestionali
aggiuntive rispetto al precedente sistema delle Comunità montane.
Su un fabbisogno stimato in 11.944.496 euro (di
cui 9.782.952 euro per oneri relativi al personale (funzione
pubblica) e 2.161.544 per altre spese di funzionamento), si è tenuto conto
delle principali “entrate proprie” delle Comunità montane (proventi delle
autorizzazioni per la raccolta di tartufi e funghi, proventi derivanti dalle
sanzioni amministrative, quote associative dei comuni per 1.786.155 euro
complessivi) e dunque il fabbisogno 2013 delle Comunità montane si riduce ad
10.158.341 euro. La Regione assicura con questo atto la copertura dell’85 per
cento del fabbisogno per evitare che si determinino o si aggravino per le
Comunità montane carenze di cassa per i
prossimi mesi. “E’ chiaro, ha concluso
l’assessore Cecchini che, qualora nel corso dell’anno si rendesse
effettivamente necessario finanziare le Unioni di comuni, l’eventuale eccedenza
non utilizzata dalle Comunità montane potrà comunque essere ridistribuita sulla
base della nuova ripartizione del personale e delle sedi”.
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