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Notiziario Marketpress di
Lunedì 15 Luglio 2013 |
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MARCHIO QUALITÀ VENETO: UNO STRUMENTO STRATEGICO PER LE IMPRESE CHE HA L’OBIETTIVO DI TUTELARE E PROMUOVERE IL “MADE IN VENETO
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Venezia, 11 luglio 2013 -
L’assessore regionale Roberto Ciambetti, primo
firmatario della legge che istituisce il marchio di Qualità Veneto, esprime la
sua soddisfazione per l’approvazione in consiglio di un provvedimento: “dalla
doppia valenza: tutelare il consumatore, difendendolo da frodi e produzioni
scadenti, difendere il lavoro delle nostre imprese che hanno fatto della
qualità e del rispetto delle regole due punti cardine.”
“Il marchio di Veneto – dice Ciambetti - mi auguro
possa essere uno strumento che aiuti le nostre imprese e tuteli i consumatori.
La vera forza del Veneto, infatti, è la qualità del nostro lavoro, la capacità
di fare ed essere impresa: da questa capacità nasce un prodotto di qualità che
va tutelato e promosso e questo era l’obiettivo che mi posi quando iniziai a
stendere il Progetto di Legge 23 approvato dal Consiglio regionale del Veneto”.
L’assessore Ciambetti, poi, sottolinea come “proprio
una recente ricerca firmata da Unioncamere nazionale e Symbola ha evidenziato
l’importanza di una linea dell’economia produttiva veneta: l’industria
creativa. Un’industria che comprende architettura, design, artigianato,
comunicazione e branding in cui il Veneto è ai vertici nazionali dopo Toscana e
Marche. Ebbene questa industria, che fa della qualità la sua premessa e
missione, chi la difende? Chi difende settori tradizionali capaci di innovarsi
e rinnovarsi in cui siamo maestri ma in cui abbiamo fin troppi imitatori
truffaldini che sfruttano i nostri prodotti? Pensiamo al patrimonio che abbiamo
perso, e cito solo un caso, nel non essere riusciti a difendere l’industria del
vetro in cui eravamo ai vertici mondiali per stile e qualità: anche solo
passeggiando per Venezia ci rendiamo conto di cosa significhi l’alluvione di
sottoprodotti made in Cina, prodotti magari, in condizioni di autentico dumping
sociale oltre che ambientale: una truffa ai danni dei consumatori, ma anche un
danno nei confronti di quelle imprese che operano nel rispetto delle leggi.
Ecco allora che un marchio di qualità come quello approvato dal nostro
Consiglio regionale diventa un simbolo di una presa di coscienza: l’anima
migliore del migliore veneto nasce nel lavoro e deve svilupparsi nel rispetto
di precise norme di tutela dei diritti di chi lavora, dell’impresa e della
società che ruota attorno a quel sistema economico. Un bel prodotto, di qualità
che nasce in un ambiente e in una cultura di qualità: questo è l’immagine del
Veneto, delle sue imprese, della sua società. Certo – ha concluso Ciambetti –
c’è anche nella politica locale chi preferisce l’economia di carta, quella
fatta da speculazioni, titoli derivati, swap come c’è chi non ha capito che
dobbiamo fare gioco in squadra comune per salvare posti di lavoro e tenere a casa
nostra le nostre aziende dando loro le armi per rimanere. Ogni azione utile per
questo fine, come spero sia il marchio Qualità veneto, dovrebbero avere il voto
e il sostegno unanime perché in gioco non c’è solo la tradizione, il passato di
una grande rete di piccole e medie imprese, ma il futuro della nostra economia
e con essa del nostro benessere”
L’assessore regionale, infine, ringrazia; “ il
presidente della commissione consiliare Luca Baggio e il relatore Sandro Sandri
per l´ottimo lavoro fatto nell’iter di approvazione e riprendendo le parole del
consigliere Bortolussi ribadisco che questo può essere il primo mattone verso
la promozione delle eccellenze venete”.
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