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Notiziario Marketpress di
Giovedì 18 Luglio 2013 |
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ILVA, PUGLIA: BENE NOTIZIA INDAGINE COMMISSIONE EUROPEA. REGIONE È PRONTA
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Bari, 18 luglio 2013 - “La notizia di una indagine
pilota da parte della Commissione Europea su una possibile violazione del
diritto alla vita sancito dalla Carta europea dei diritti fondamentali è un
elemento utile a dare alla vicenda di Taranto la giusta importanza. E´ innegabile
che vi siano su quell´area dei profili di emergenza sanitaria che vanno
debitamente affrontati e che la comunità internazionale se ne occupi non è
certo uno scandalo o, come qualcuno dice, una minaccia alla credibilità del
nostro paese nei contesti d´oltralpe”. Così l´Assessore alla Qualità
dell´Ambiente Lorenzo Nicastro commenta la notizia relativa alla procedura di
indagine della Commissione Europea nei confronti di Ilva. “Le nostre lenzuola
sono bianche, non abbiamo nulla da nascondere e nel tempo abbiamo messo in
campo tutte le attività che erano nei nostri poteri che, per la verità, sono
piuttosto risicati e relegati più ad attività di contenimento e di segnalazione
che di intervento vero e proprio. Ma qui – prosegue Nicastro - il tema è ben
oltre le nostre competenze e le nostre possibilità. Dal 26 luglio dello scorso
anno stiamo lavorando a spron battuto eppure, per una questione di patto di
stabilità, rischiavamo che tutto l´impegno fosse vano e che non si riuscissero
a concretizzare gli interventi. Oggi viene sottoscritto il protocollo tra gli
attori della Cabina di Regia che rende il Comune di Taranto pienamente
operativo a gestire sul piano tecnico e amministrativo gli interventi nel
quartiere Tamburi.” “Ma quando l´oggetto della discussione si sposta sulla
gerarchia delle fonti di produzione delle leggi, sulla scala di valori
all´interno delle leggi stesse – conclude Nicastro – allora la questione è in
capo al legislatore nazionale. Per meglio dire quando nel nostro paese si tende
ad una centralizzazione del tema della produzione, quale che siano le modalità
con cui essa viene attuata, facendone quasi un valore assoluto e comprimendo
altri diritti come quello alla salute, alla sicurezza dei luoghi di lavoro,
alla tutela della matrice ambientale, allora non è certo la Regione Puglia che
deve spiegare all´Europa queste scelte chiarendo il perché si rischi di andare
contro diritti fondamentali sanciti a livello internazionale”.
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