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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Luglio 2013
 
   
  PRESENTAZIONE DEL CENSIMENTO DELLE BIBLIOTECHE PUGLIESI

 
   
  Bari, 18 luglio 2013 - La vicepresidente e assessore ai Beni culturali, Angela Barbanente, ha presentato ieri il censimento del sistema bibliotecario pugliese. “E’ un tema che ci sta a cuore – ha detto – quello del censimento delle biblioteche, importante per il sostegno alle politiche culturali regionali. Da poco è stata approvata la legge organica in materia di Beni culturali. In quest’ambito le biblioteche rappresentano un’infrastruttura socioculturale per la nostra comunità regionale. Finora i dati sono stati insufficienti per capire la qualità del servizio offerto: non basta dire che abbiamo 449 biblioteche senza sapere cosa offrono al pubblico. Ecco perché abbiamo predisposto un questionario dettagliato”. La Barbanente ha posto l’accento anche sulle politiche nazionali: “Il ministero dei beni culturali ha assorbito anche le competenze del turismo. Questo potrebbe essere un bene in qualche caso, ma per altri, come per il sistema bibliotecario e archivistico, potrebbe marginalizzare le attività non direttamente connesse al turismo, schiene dorsali del sistema culturale italiano. La ripresa dell’economia italiana e europea si lega alla capacità di innovare le infrastrutture culturali di base”. Alla conferenza stampa hanno partecipato Waldemaro Morgese, dell’associazione italiana bibliotecari, Francesco Mercurio del Polo bibliotecario di Foggia del sistema bibliotecario nazionale. Il censimento è durato circa sette mesi, con quattro operatrici che hanno scandagliato tutte le 449 biblioteche regionali”. “Qualche dato – ha concluso la Barbanente – le biblioteche hanno personale solo per il 50% degli standard internazionali, eppure riescono a mantenere orari di apertura al pubblico superiore agli standard. Ci preoccupa l’impatto che c’è sul pubblico: gli iscritti alle biblioteche per il prestito sono solo 1 su 37 rispetto alla media internazionale: significa che si legge molto poco e ancor di meno sono quelli che prendono libri in prestito. Occorrerà studiare questi dati per agire”.  
   
 

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