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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 11 Settembre 2013 |
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MANIFATTURA MECCANICA II TRIMESTRE: FATTURATO INTERNO PARALIZZATO, EXPORT NON PIÙ SUFFICIENTE. PREVISIONI III TRIMESTRE: VINCE LA PRUDENZA
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Milano, 11
settembre 2013 – L’indagine congiunturale trimestrale sul
comparto della meccanica varia, svolta
dall’Ufficio Studi della Federazione Anima su un campione di circa 400 aziende
- composto per il 19% da piccole, per il 59% da medie e per il restante 22% da
grandi imprese - ha registrato una flessione del fatturato totale rispetto al
periodo precedente.
In particolare, il 36% degli intervistati ha
denunciato un calo del fatturato del mercato domestico.
Preoccupante la valutazione relativa all’export che
per il 37% del campione risulta in espansione rispetto al primo trimestre 2013,
mentre il 41% di intervistati ritiene le esportazioni invariate.
Nel complesso, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si
evidenzia una tendenza al ribasso, con un peggioramento complessivo del 39% e
una situazione stabile per il 35% degli intervistati.
Il confronto con i dati Istat relativi al secondo
trimestre 2013 per l’intera produzione nazionale, evidenzia una situazione
complessivamente più negativa rispetto al solo comparto della meccanica: la
stima preliminare diffusa il 6 agosto 2013
scorso aveva rilevato una diminuzione congiunturale dello
0,2% e una diminuzione tendenziale del
--2,0%. Inoltre il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori
concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di
calendario e destagionalizzato, è risultato in calo dello 0,3% rispetto al
trimestre precedente e del 2,1% nei confronti del secondo trimestre del 2012.
Il perdurare della contrazione del mercato interno non
fa sperare risultati positivi nel corso del
2013, anche se qualche timido spiraglio di ripresa si rileva da un
leggero rialzo dell’indice di fiducia.
Per quanto concerne il livello occupazionale nel
secondo trimestre, si può considerare in linea con il periodo precedente e
stabile per l’81% delle aziende, mentre si allarga la percentuale che vede un
peggioramento dei livelli occupazionali (+13%), con un calo della produttività
dovuto al netto calo delle ore lavorate.
Gli ordini registrano un leggero miglioramento
rispetto ai livelli del periodo precedente
per il 33% delle aziende. Il 39% del campione li ritiene stabili, mentre
il 28% delle aziende intervistate ha registrato un peggioramento dei livelli
degli ordinativi del mercato domestico, dove il 23% lo ritiene peggiorato,
mentre il 5% lo ritiene molto peggiorato. L’andamento degli ordinativi è
trainato dal mercato estero dove la situazione è nettamente positiva infatti il
32% del campione la ritiene positiva il 44% stabile e solo il 24% la ritiene
negativa.
Nelle previsioni per il terzo trimestre, la quota di
invariabilità si espande superando il 50%: sembra prevalere un diffuso senso di
prudente attesa negli imprenditori.
Anche per gli ordinativi del Iii trimestre l’andamento
è analogo: il 50% degli intervistati parla di situazione invariata, e solo il
27% prevede un’espansione. Per quanto
concerne l’occupazione, l’orientamento è
ancora verso un’ulteriore stabilità (+86%).
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