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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Settembre 2013
 
   
  IO SONO GLI ALTRI, LA NUOVA STAGIONE 2013/2014 UN TEATRO SEMPRE PIÙ SOCIALE IL VIAGGIO DEL TEATRO OFFICINA CONTINUA A PARTIRE DAL 4 OTTOBRE 2013

 
   
  Milano, 17 settembre 2013 - Dopo aver festeggiato i suoi 40 anni nella scorsa stagione il Teatro Officina riparte ora andando sempre più a fondo delle sue caratteristiche principali: un teatro, i quartieri, un incontro con l’altro da sé (lo straniero, il povero, l’ammalato). La stagione 2013/2014 dunque si intitola Io sono gli altri. Memorie teatrali di amicizia, sofferenza e ospitalità: “laboratori con rifugiati politici fuggiti da guerre e carestie, con famiglie di ragazzi con disabilità, con infermiere nei reparti del “fine vita”: questi gli ambiti di intervento sociale che ci vedono coinvolti – ricorda il direttore Massimo de Vita - perché se stai per 40 anni in un quartiere di periferia e fra le case popolari necessariamente impatti su una realtà sociale che altri neppure si immaginano; necessariamente sviluppi un sapere nel costruire i rapporti di ascolto e di accoglienza degli altri, perché – semplicemente - hai scelto di non chiudere gli occhi”. Così ha inizio una nuova e ricca stagione: 14 spettacoli, 7 prime assolute e 9 produzioni. Il vero e proprio lavoro di palcoscenico s’inaugura quest’anno presso la sede del Teatro Officina con la nuova produzione dedicata a Giovanni Xxiii: Il Suo Nome Era Giovanni. Storia di un Papa nato e morto povero, un testo composto da Roberto Carusi riunendo scritti dello stesso Angelo Roncalli, per la regia di Antonio Grazioli. Per questa prima nazionale è stata scelta una data dal forte valore simbolico: il 4 ottobre 2013, giornata di San Francesco, in cui il tema della povertà diventa ponte lanciato fra Giovanni Xxiii e Papa Francesco. Segue La Spremuta. Rosarno, migranti, ‘ndrangheta, l’8 e 9 novembre 2013, per la regia e la voce di Beppe Casales, un monologo di teatro-politico su immigrazione, ´ndrangheta e collusione mafia-stato. Il 15 e 16 novembre 2013, sempre incentrata su migrazione/lavoro/Sud, Se Hai Bisogno Siamo Qui. Emigranti di ieri o di oggi, una coproduzione Teatro Officina/emergency sui migranti e il loro diritto alla salute con le musiche di Contralto a progetto. Il 30 novembre e il primo dicembre, Non Ce N’è Per Nessuno. Lavori in corso e fuori corso nel Sud Italia, concerto-spettacolo con Mondoorchestra e Malapizzica, una co-produzione Teatro Officina-argoom Teatro sul tema del mondo del lavoro e del non-lavoro attraverso i canti di tradizione e quelli di denuncia dei nostri giorni. Chiude questa sezione sul tema del lavoro e degli emigranti il 6 e 7 dicembre 2013 Oratorio Bizantino con Franco Arminio, scrittore e poeta di “paesologia”, e la calda voce di Caterina Pontrandolfo. Il nuovo anno si apre con la proposta ormai cara al Teatro Officina che va sotto il nome di Medicina Narrativa: il 17 e 18 gennaio 2014 la proposta di più testi scritti da medici e operatori stessi, messi in scena dalla compagnia del Teatro Officina; dal 20 al 23 febbraio 2014 La Vita Distratta, una nuova produzione con testo di Marco Venturino, primario di anestesia all’Istituto Europeo di Oncologia e noto scrittore di romanzi; l’1 e 2 marzo 2014, La Morte Di Ivan Il’iČ di L. Tolstoj, il monologo finale di un grande classico della letteratura russa. In marzo il Teatro Officina apre le sue porte per accogliere due spettacoli sulle storie d’Africa: il 15 e 16 marzo 2014 Che La Terra Vi Sia Leggera, un testo di Kossi Efoui, figura di spicco del teatro francofono, che evoca la lotta universale tra oppressione e libertà, per la regia di Mamadou Dioume, famoso attore che ha lavorato con il grande regista Peter Brook. Una nuova produzione vede ancora uniti il Teatro Officina e il griot senegalese Mohamed Ba il 20 e 23 marzo 2014 con Ri(e)voluzione dedicato a Thomas Sankara, lo scomparso ma indimenticato Presidente del Burkina Faso, che parlava alla sua gente e al mondo di libertà. Seguono tre spettacoli sul tema della disabilità: il 6 aprile 2014 Gli Spazi Del Teatro, progetto teatrale rivolto a cittadini abili e diversamente abili, dove si proporrà una lezione "tipo" del percorso laboratoriale che Atir e la Cooperativa Sociale Comunità Progetto, portano avanti dal 2000, per poi invitare alcune persone del pubblico a fare esperienza diretta del lavoro. L’11 e 12 aprile 2014 in scena Il Tiglio. Foto di famiglia senza madre, di Tommaso Urselli: l’analisi del disagio di un nucleo familiare costretto a confrontarsi con una malattia psichica. Infine il 13 aprile 2014 Genitori Speciali Si Raccontano, dall’Ortica all’Officina, il laboratorio condotto da Massimo de Vita con genitori di ragazzi diversamente abili che portano in anteprima storie, racconti, spaccati di vita tra il grottesco e il tragico, fantasie e speranze della loro genitorialità non facile. Chiude l’intensa stagione 2013/2014 il 17 e 18 maggio 2014 uno spettacolo sul piacere del palato, per non dimenticare che la vita è bella e gustosa, Di Che Cosa Hai Fame?, produzione Teatro Officina: degli attori che girando tra il pubblico somministrano un garbato e accattivante menù che spazia dagli aforismi degli antipasti, passando per primi e secondi piatti corposi con Camilleri, Campanile, Cassini, D’orta e Prévert, per chiudere con dolci e dessert tratti da Allende, Montalban e Serna.  
   
 

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