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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Ottobre 2013 |
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A TERNI, LIEVE RIPRESA NEL MANIFATTURIERO
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Terni, 7 ottobre 2013 - Flebili segnali di ripresa per
il sistema manifatturiero della provincia di Terni. La flessione iniziata con
la crisi inizia ad invertire la rotta. E parte dall’industria. La variazione
della produzione al secondo trimestre dell’anno risulta positiva rispetto al
trimestre precedente (+1,6%). La crescita più significativa riguarda il settore
delle industrie meccaniche e dei mezzi di trasporto (+9,4%) seguita dal settore
tessile e abbigliamento (+6,9%). Per quanto riguarda invece il commercio, gli
indicatori del settore segnano meno sia per l’andamento delle vendite (su base
congiunturale e tendenziale) sia per il flusso degli ordinativi.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio congiunturale dei
settori industria e commercio realizzato dalla Camera di Commercio di Terni in
collaborazione con Questlab (società specializzata in ricerche e osservatori)
relativo al secondo trimestre dell’anno.
Timida ripresa del fatturato. Rispetto al primo
trimestre dell’anno cresce del 3,1% ma su base tendenziale annua perde l’8,1%.
Le migliori performance sono quelle delle industrie chimiche (+16,5%) e del
tessile (+10,3%).Incisivo il contributo proveniente dal fatturato realizzato
con l’estero che al secondo trimestre dell’anno registra una variazione
positiva del 5%. In linea con l’andamento regionale, anche nella provincia di
Terni segnali incoraggianti per il futuro (ma a breve termine) arrivano dal
settore della moda, alimentare e da quello della chimica dove l’andamento degli
ordini cresce sensibilmente rispetto al primo trimestre dell’anno (+11,2% per
la moda, +7,1% per l’alimentare e il 6,5% per il comparto chimico).
Per quanto riguarda il commercio, gli operatori
continuano a soffrire per la persistente stagnazione dei consumi interni.
L’indagine congiunturale fotografa un settore ancora in affanno, soprattutto
per le imprese del commercio al dettaglio alimentare che lasciano sul terreno
una perdita di oltre il 5% (5,3%) del volume d’affari rispetto al trimestre
precedente. Il settore è attraversato da una lunga fase di sofferenza come si
evidenzia anche dall’andamento delle vendite analizzato su base annua. Rispetto
al secondo trimestre di un anno fa, il comparto del food perde l’11,2%, il no
food il 9,4%.
Ordinativi sempre più giù per il settore no food
(-11,2%) e food su base annua (11,1%).
Perdite più contenute su base congiunturale (-1,4%).
Tiene il sistema imprenditoriale fotografato dal
Cruscotto statistico, strumento di analisi periodica dell’andamento anagrafico
delle imprese. Il monitoraggio rileva che al 30 giugno 2013 si sono iscritte
369 nuove imprese mentre le cessate risultano 234 (saldo positivo di 135 unità)
per un totale di 21.995 imprese registrate. Su base annua la perdita rimane
contenuta con 22.043 iscritte al secondo trimestre 2012 (e un saldo ancora
positivo tra iscritte e cessate +187).
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