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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Ottobre 2013 |
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TRENI ALTA CAPACITÀ. VENDOLA SOTTOSCRIVE APPELLO GAZZETTA: "BATTAGLIA MODERNITÀ"
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Bari, 7 ottobre 2013 - “L’apertura alla modernità
della dorsale adriatica significa fare della Puglia e di questa parte del Mezzogiorno
la piattaforma logistica dell’Europa, ma se la piattaforma logistica è irraggiungibile,
rischia di essere semplicemente uno slogan. Quello che noi chiediamo è che i
cittadini possano esercitare il più importante dei diritti in epoca di
globalizzazione, quello cioè alla mobilità. Solo così possiamo diventare una
parte dell’euromediterraneo. Io vorrei ringraziare la Gazzetta del Mezzogiorno
perché illumina una problematica importante, perché sollecita e stimola tutti
gli attori della politica e della società ad essere sensibilizzati su questo
tema. Io oggi metto la firma su una questione seria, affinchè avanzi una
battaglia di modernità”.
Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi
Vendola questa mattina in occasione della sottoscrizione dell’appello della
Gazzetta del Mezzogiorno sulla velocizzzazione dei treni sulla dorsale
adriatica. La firma è avvenuta alla presenza del direttore del quotidiano
Giuseppe De Tomaso e del giornalista Franco Giuliano. Insieme con il Presidente
Vendola, l’assessore regionale ai trasporti Giovanni Giannini.
“Sulla dorsale adriatica il treno che dobbiamo
togliere di mezzo - ha spiegato Vendola - è il treno a bassa velocità, il treno
che non arriva mai, il treno impossibile, il treno che racconta delle mille strozzature,
il treno che dà l’impressione di un’Italia fratturata. Dobbiamo guardare con
attenzione a tutte le smagliature che impediscono alla dorsale adriatica di
essere una linea moderna dove i treni possano correre più velocemente”.
“Tecnicamente -
ha aggiunto Vendola - quello noi proponiamo per la dorsale adriatica non è la
Tav ma è la Tac, non è il treno cioè ad alta velocità ma è il treno ad alta
capacità e questo per una doppia ragione di realismo e di provvista economica.
La Tav infatti – ha continuato il Presidente - costerebbe tra i 20 e i 30
miliardi di euro. Stiamo parlando di risorse che non ci sono e di un progetto
quindi che non avrebbe fondamento. La Tac invece è un progetto che costa tra
uno e due miliardi di euro, una provvista finanziaria più che realistica”,
Per Vendola è indispensabile avere un treno veloce che
corre da nord al sud lungo la dorsale adriatica e questo significa “manutenere
e migliorare le condizioni della rete, mutare e migliorare il materiale
rotabile. Insomma consentire alla gente di arrivare presto e in condizioni di
viaggio civili. Questa è la battaglia che noi facciamo affinchè i soldi dei
cittadini vadano spesi per soddisfare i diritti dei cittadini”.
Il Presidente ha poi sottolineato come le quattro
regioni della dorsale adriatica che hanno firmato l’appello del quotidiano
pugliese siano molto grate alla battaglia che sta conducendo la Gazzetta del
Mezzogiorno “perchè illumina la scena pubblica con questo oggetto di
discussione, offrendoci la possibilità finalmente di discutere di cose serie e
di cose vere”.
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