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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Ottobre 2013 |
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SALUTE, RISULTATI PNE: BUONE LE PERFORMANCE IN LIGURIA. ESAME DEGLI ESITI FONDAMENTALE PER INTEGRARE I COSTI STANDARD
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Genova, 7 Ottobre 2013. "Sono buone le
performance della sanità ligure, ci collochiamo nella fascia mediana con
notevoli miglioramenti in alcuni settori e aree dove è opportuno intervenire. A
questo punto sarà fondamentale che l´esame degli esiti sanitari delle singole
regioni vada ad integrare i costi standard della sanità anche con elementi
qualitativi". Lo dice l´assessore alla salute della Regione Liguria,
Claudio Montaldo, commentando il Programma nazionale di valutazione degli esiti
(Pne) dei ricoveri ospedalieri curato nel 2012 dagli esperti dell´Agenas.
Si tratta dell´analisi statistica delle Sdo, le schede
di dimissione ospedaliera che riportano i dati salienti dei ricoveri, le
tecniche chirurgiche adottate, i tempi di attesa per l´intervento, i tempi di
degenza, la percentuale dei decessi a seguito di determinati interventi.
Ammontano a 22 le strutture sanitarie liguri valutate dal Pne, di queste 2 sono
private accreditate l´Istituto cardiovascolare di Camogli e Villa Azzurra di
Rapallo. "La nostra regione è molto migliorata nella cardiochirurgia –
spiega l´assessore alla salute, Claudio Montaldo – in quanto si è registrata
una riduzione della mortalità post-chirurgica rispetto al 2011, dove l´ospedale
San Martino, unico centro ligure pubblico che effettua la prestazione, nella
mortalità a 30 giorni di bypass aortocoronarico passa dal valore di 5,5 del
2011 al 2,5 del 2012 e nella mortalità a 30 giorni per gli interventi di
valuvuloplastica passa dal valore di 7,1 del 2011 al 2,15 del 2012". Buoni
risultati anche nella diffusione dell´angioplastica entro le 48 ore, il tasso
della Liguria è infatti di 43,82%. Nel caso della mortalità a 30 giorni dal
ricovero per scompenso cardiaco la Liguria ha un rischio dell´11,59%, un valore
medio-alto, simile all´Emilia Romagna, ma più alto di due punti rispetto a
regioni di riferimento come la Toscana e la Lombardia. A questo proposito diversi
ospedali liguri si trovano in "zona rossa" per la mortalità post
ricovero e per le riammissioni a 30 giorni. "Dobbiamo indagare – ha
aggiunto l´assessore Montaldo – per capire da cosa dipendono i valori troppo
alti di rischio, anche la qualità di compilazione delle schede di dimissione
potrebbe avere un peso, oltre, naturalmente, al quadro patologico del paziente
scompensato che, se non documentato attentamente, provoca un peggioramento
dell´indicatore". Un netto miglioramento si registra rispetto al 2011 nell´indicatore
frattura del femore, dove 4 ospedali liguri dalla zona rossa sono rientrati
nella zona media. Qui sono ottimi i tempi di attesa, anche se permane una
difficoltà generale a intervenire entro 2 giorni sugli ultra65enni. Per quanto
riguarda gli indicatori sugli interventi di tumore gli ospedali liguri si
posizionano nella media , con una criticità solo nel colon, risolta
all´ospedale della Spezia che nel 2012 è rientrata nella media, ma che resta
negli ospedali di Savona e di Sanremo che registrano valori rossi. Alti valori
di rischio anche per l´intervento chirurgico per tumore della prostata con
riammissione a 30 giorni in tre strutture liguri su 4. "Si tratta di dati
– spiega Montaldo – che richiedono un immediato approfondimento per comprendere
se si deve intervenire a livello clinico o se il problema risiede in una
diversa gestione delle schede di dimissione".
Criticità si riscontrano anche nell´area
cerebrovascolare, per quanto riguarda la mortalità da ictus, negli ospedali di
Pietra Ligure e La Spezia. Mentre rimane alta la tendenza in Liguria a fare
ricorso al parto cesareo, risulta invece buona la performance relativa alla
riammissione e alle complicanze. Buone anche le performance
dell´ospedalizzazione per quanto riguarda ipertensione e diabete, ma rimangono
criticità per la gestione della bronco pneumopatia cronica, lo scompenso
cardiaco e l´angina. "A questo punto – conclude Montaldo – stiamo
preparando un incontro con gli operatori per esaminare i risultati conseguiti
sulla base del programma nazionale esiti che confronteremo con il lavoro svolto
dall´agenzia regionale della sanità congiuntamente con la Scuola di S. Anna. In
questo incontro presenteremo un piano di azioni e di obiettivi assegnati alle
singole Asl e discipline per migliorare le attività".
"L´esame degli esiti – conclude Montaldo – sarà
un elemento di integrazione fondamentale per l´attuazione dei costi standard.
Perché è importante esaminare i risultati delle singole regioni non solo sulla
base di una valutazione economica, ma anche qualitativa".
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