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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Ottobre 2013 |
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ZAIA SU CLASSIFICA OSPEDALI: “DATI AGENAS DIMOSTRANO CHE DA NOI E’ REALTA’ LA QUALITA’ DIFFUSA SULLE STRUTTURE E SUL TERRITORIO”
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Venezia, 7 ottobre 2013 - “I dati Agenas pubblicati
oggi da Repubblica , se letti analiticamente, confermano il Veneto ai vertici
della sanità nazionale, con una caratteristica che ci inorgoglisce: siamo tra i
migliori in assoluto in quanto a qualità diffusa su tutto il territorio e su
tutte le strutture ospedaliere. Esattamente ciò a cui abbiamo puntato sin da
inizio legislatura e a cui si rivolge il nuovo Piano Sociosanitario”.
Lo sottolinea il presidente della Regione del Veneto
Luca Zaia, commentando la classifica degli ospedali italiani pubblicata il 3
ottobre su dati dell’Agenzia Sanitaria Nazionale riferiti all’anno 2012.
“Valutando il dato più significativo – aggiunge Zaia –
e cioè le strutture poste nella media e sopra la media, la collocazione del
Veneto è sul podio con Toscana e Friuli. Viene così riconosciuta la nostra
politica di supporto alla qualità medio-alta e soprattutto diffusa, tipica del
modello veneto e ottenuta essendo l’unica Regione d’Italia a non applicare
l’Irpef aggiuntiva per la sanità ai cittadini. Non mettiamo loro le mani in
tasca e cerchiamo di assisterli sempre al meglio”.
“Piuttosto – prosegue Zaia - deve far riflettere la
situazione disastrosa di una serie di ospedali collocati in quelle Regioni dove
il buco della sanità è vertiginoso. Vuol dire che spendere di più non significa
curare meglio, ma sprecare soldi che sono della gente. Credo che ormai tutti
abbiano ogni elemento conoscitivo e statistico per essere d’accordo con quanto
sostengo da sempre: è irrinunciabile, indispensabile, vitale, introdurre nella
sanità italiana i costi standard in modo che ogni prestazione costi la stessa
cifra ovunque, e chi non ce la fa deve far leva sulla fiscalità locale,
rendendone conto ai propri amministrati”.
“Così deve essere – aggiunge Zaia – così ha diritto di
pretendere che sia un Veneto che regala allo stato 18 miliardi di tasse l’anno,
che ha bloccati in tesoreria 1,3 miliardi di soldi dei cittadini a causa del
Patto di Stabilità, ma ha dovuto contrarre un mutuo oneroso con uno
Stato-banchiere per poter pagare i debiti verso i fornitori della sanità”.
“Il successo che ci viene decretato dall’Agenas –
conclude Zaia – va diviso con tutti i lavoratori della sanità veneta, che
ringrazio uno ad uno, perché affrontano quotidianamente la loro professione
come una missione, andando sempre più spesso aldilà dei meri aspetti
contrattuali”.
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