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Notiziario Marketpress di
Lunedì 07 Ottobre 2013 |
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PARMA: SCUOLA, SI RAFFORZA L’INTEGRAZIONE OBIETTIVO: CONSOLIDARE LA CULTURA DELL’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI.
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Parma, 7 ottobre 2013 – Un minuto di silenzio, lungo
intenso. E’ iniziata col pensiero a Lampedusa, a quella immane tragedia, la
Conferenza dei Servizi convocata dal presidente della Provincia di Parma per
siglare l’Accordo di programma provinciale per il coordinamento e
l’integrazione dei servizi. Uno strumento di lavoro per la rete costituita
dalle realtà del territorio che lavorano per garantire tutte le condizioni per
la più efficace integrazione scolastica degli alunni disabili. Un atto formale
previsto dalla legge n.104/92 sull´assistenza, integrazione sociale e i diritti
dei disabili, compiuto il 4 ottobre dai
rappresentanti delle amministrazioni coinvolte: oltre alla Provincia, i
Comuni, Ausl, Ufficio Scolastico, i
Dirigenti scolastici delle scuole statali e paritarie e i Direttori degli enti
di formazione accreditati, i gestori delle scuole dell’infanzia paritarie.
“E’ una firma che ha un significato forte, frutto di un percorso compiuto insieme – ha
evidenziato il presidente Vincenzo Bernazzoli nel suo intervento - una battaglia per affermare la cultura
dell’accoglienza, che non è mai scontata, come purtroppo vediamo in questi
giorni”.
Il direttore generale dell’Ausl di Parma ha
ringraziato gli operatori dell’azienda impegnati in questo settore:
“Professionisti e luoghi, come le commissioni, dove si contribuisce a prendere
in cura una situazione complessa, facendosene carico – ha aggiunto Massimo Fabi
– un lavoro comune di istituzioni che nel loro complesso cercano di dare di più
a chi ha di meno”.
L’ispettore Luciano Rondanini, è intervenuto a nome
dell’Ufficio scolastico provinciale e ha evidenziato il contesto nel quale si
colloca la firma dell’accordo. “L’italia è l’unico paese al mondo ad avere un
modello educativo votato all’inclusione – ha sottolineato - La firma di oggi è
un impegno su un tema che rappresenta la sfida più importante, un momento per
riflettere e rilanciare nuove idee”. Carlo Passeri presidente dell’Anfass ha
raccontato il contributo dell’associazione alla stesura dell’accordo elaborato
nel Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale ( Glip) in modo coordinato
con l’Esecutivo della Conferenza provinciale di Coordinamento (L.r. 12/03).
“Avevamo costituito un gruppo di auto mutuo aiuto e ci eravamo posti il
problema di cosa fare – ha spiegato – ne è nato un progetto sull’accoglienza
che è parte integrante di questo documento. Noi cerchiamo di uscire e farci
accogliere solo così possiamo consentire ai nostri ragazzi una vita migliore”.
Il testo, aggiornato rispetto a quello del 2007 e
adeguato alla nuova riforma del sistema scolastico, contiene diverse novità,
evidenziate dall’intervento dell’assessore provinciale alla scuola Giuseppe
Romanini. “ Per la prima volta l’accordo si estende anche alla fascia zero tre
anni, cioè dai servizi educativi della prima infanzia e agli enti di formazione
– ha detto - Coinvolge tante
istituzioni, compresa l’Università, che hanno lavorato in sinergia, un metodo
che connota questo territorio”. E’ stata
anche posta maggiore attenzione alla formazione e ai percorsi integrativi tra
scuola e lavoro e alla parte dei progetti di orientamento alla vita adulta,
tutoraggio e tirocini formativi.
Il documento, condiviso prima della firma con Sindaci
e Dirigenti scolastici, costituisce il quadro di riferimento generale per i soggetti che intervengono nel processo di
integrazione scolastica e ne individua le diverse fasi: dal riconoscimento
della disabilità da parte dell’Unità operativa di neuropsichiatria infantile
dell’Ausl agli impegni che si assumono le istituzioni scolastiche fino al piano
educativo individuale con le attività didattiche destinate all’alunno. A
completare la rete territoriale il lavoro degli addetti di Comuni e Provincia.
Con questa firma si chiude un ciclo, guidato dalla
Provincia, di rielaborazione degli strumenti e della sottoscrizione degli
impegni dei diversi attori su tre documenti (protocolli e accordi di programma)
per la tutela delle utenze deboli nel sistema formativo, ovvero sui
Dsa-disturbi Specifici dell´Apprendimento e quello sulla somministrazione dei
farmaci in orario scolastico.
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