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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Ottobre 2013
 
   
  VALLE D’AOSTA: AL VIA IL PROGETTO LABEAU, LABORATORI OCCUPAZIONALI PER PERSONE DISABILI

 
   
  Aosta, 7 ottobre 2013 - Offrire a persone disabili o con disagio mentale, ancora non preparate ad affrontare il mondo del lavoro, opportunità di impegno e apprendimento in quelli che vengono chiamati laboratori occupazionali. Con questo obiettivo è nato il Progetto Labeau, presentato alla stampa mercoledì 2 ottobre scorso, che promuove la sperimentazione di due laboratori occupazionali, uno legato al riuso e al riciclo degli abiti, l’altro alla panificazione. Antonio Fosson, Assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali - Nel nostro programma c’è sempre stata un’attenzione alla disabilità, un’attenzione per trovare a queste persone un inserimento lavorativo, qualche cosa da fare, perché il lavoro da dignità a tutte le persone e quindi anche al disabile. E quindi incominciamo a lanciare i laboratori occupazionali, diretti alle persone meno abili, proprio perché il loro tempo sia utilizzato per costruire qualche cosa. Tra l’altro, in questo caso si recuperano degli sprechi: l’anno prossimo sarà l’anno contro gli sprechi, si recuperano dei vestiti, stiamo facendo a livello regionale una grande attività per recuperare gli sprechi alimentari. Promosso dal Consorzio Trait d’Union, il Progetto Labeau è gestito operativamente da due cooperative sociali, l’Esprit à L’envers e l’Enaip, ed è reso possibile dal finanziamento dell’Assessorato regionale della sanità, salute e politiche sociali in base alla legge regionale 14 del 18 aprile 2008 in materia di disabilità. Paola Davico, Dirigente del Dipartimento sanità, salute e politiche sociali, struttura disabilità - Si tratta di uno dei progetti speciali dedicati alla disabilità, previsto dall’articolo 14 della legge 14 del 2008. Un progetto che non s’inquadra solo all’interno delle iniziative promosse dall’Amministrazione regionale in una logica di rete con gli operatori del territorio, ma anche nel documento programmatico, il Piano regionale della salute e del benessere 2011-2013, nel quale è prevista questa tipologia specifica di azione, e anche nel piano per il lavoro vigente, promosso dal Dipartimento politiche per il lavoro. Si tratta quindi di un’iniziativa di ampio respiro, per ora in forma sperimentale, ma che rientra in un piano che speriamo presto di portare a sistema per accogliere giovani disabili in uscita dalla scuola, al fine di valorizzare le capacità personali. All’interno del Progetto Labeau le persone con disabilità avranno la possibilità di sperimentare le loro capacità in attività utili e con un alto valore economico. Da una parte dovranno proseguire, ancora per tutto il 2014, l’attività di produzione di dolci e pane per il ristorante sociale Mensa Aurora di Aosta. Dall’altra saranno impegnati in un laboratorio di riuso e riciclo di abiti usati. Un circolo virtuoso che vuole coniugare l’attenzione agli aspetti ecologici del riutilizzo e l’assunzione di stili di vita sostenibili con i processi d’inclusione sociale. Flavia Tartaglione, referente per l’Esprit à l’Envers - Quello che chiederemo alle persone e ai cittadini è di venire a donarci i loro abiti usati. Adesso presso la sede della cooperativa L’esprit à l’Envers che è in via Monte Pasubio 25, e più avanti presso la sede stessa del laboratorio. Qui i vestiti verranno smistati in modo tale da selezionare gli abiti che possono essere rivenduti. Questi abiti selezionati saranno mandati alla Casa circondariale di Brissogne dove gli operatori della lavanderia, in collaborazione con la cooperativa Mont Fallère, li lavoreranno, igienizzeranno e stireranno in modo tale che presso la sede del laboratorio possano essere rivenduti. Questi abiti della linea basic verranno anche venduti nei mercatini e nelle fiere organizzate dalle associazioni del territorio che contatteremo. In futuro il laboratorio dedicato al riciclo di abiti prevede anche l’attivazione di una linea plus con l’intervento di una stilista per dare nuova vita ai tessuti raccolti. Flavia Tartaglione, referente per l’Esprit à l’Envers - Con il sostegno di due stiliste, i partecipanti al laboratorio attueranno dei processi creativi, per cui s’inventeranno arredi o altri oggetti per la casa o di uso comune, che verranno poi venduti presso Lo Pan Ner, che collabora con noi e ci sostiene in queste attività e in questa iniziativa. Questa seconda linea prevede dei prodotti di qualità. Mentre la prima non prevede alcun tipo d’intervento, questa seconda è un processo più creativo e trasformativo.  
   
 

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