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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 09 Ottobre 2013 |
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TELECOM ITALIA E SCUOLA HOLDEN IN PARTNERSHIP PER LA CULTURA DIGITALE
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Torino, 9
ottobre 2013 -
Nell’ambito di un vasto piano di collaborazione con le
eccellenze del mondo culturale italiano, viene oggi inaugurata la partnership
tra Telecom Italia e Scuola Holden per la promozione della Cultura grazie al
digitale, caratterizzata da una serie di progetti di comunicazione congiunti e
dall’utilizzo delle più recenti tecnologie digitali applicate alle arti
creative.
In particolare, il supporto tecnologico di Telecom
Italia consentirà a Scuola Holden di avere a
disposizione un laboratorio creativo finalizzato allo sviluppo di
contenuti multimediali, corredato da tre aule dotate delle più moderne
apparecchiature di ripresa e generazione di contenuti audiovisivi.
Una sala di regia appositamente attrezzata con
piattaforme tecnologiche d’avanguardia consentirà la produzione e la
trasmissione di contenuti di alta qualità; le aule potranno essere utilizzate
come veri e propri palcoscenici connessi per creare spettacoli fruibili in Rete
in modalità live streaming o on demand.
La sala regia consentirà anche di gestire i contenuti
prodotti in quattro ulteriori aule della scuola, impiegate per attività
didattiche legate alle arti performative, generando contenuti che possano
essere utilizzati dai docenti e dagli alunni della scuola per migliorare la
qualità delle tecniche di insegnamento.
La partnership, di durata triennale, prevede nel corso
del 2013 lo sviluppo di due progetti di comunicazione: #Wehaveadream, scriviamo
insieme il nostro sogno, esperimento di social writing collaborativo ideato in
occasione del 50° anniversario del celebre discorso di Martin Luther King, e
Buena Onda, progetto di produzione di contenuti ideati appositamente per il
pubblico del web da parte di registi, scrittori o musicisti da diffondere in
rete per una fruizione decentralizzata, connessa e partecipativa.
In particolare, il progetto #Wehaveadream durerà 10
settimane, a partire da oggi - lunedì 7 ottobre – e si svolgerà interamente
on-line su www.Telecomitalia.com/wehaveadream: grazie a 10 grandi temi per 10
grandi scrittori genererà una riedizione collettiva del discorso di Martin
Luther King.
Ogni settimana un autore, partendo da una parola
chiave tratta dal discorso, rifletterà su temi ad essa connessi con un tweet al
giorno, diventando quindi una sorta di guida per gli utenti, che potranno
partecipare con un tweet a tema. Ogni giorno verranno scelti quattro tweet, a
partire dai quali, gli stessi autori potranno scrivere un racconto. Tutti i
racconti saranno pubblicati in seguito sul sito dedicato
www.Telecomitalia.com/wehaveadream, mentre 40 di questi verranno selezionati e
creeranno una sorta di “nuovo discorso”, che a dicembre diventerà una raccolta
digitale consultabile sul sito.
Gli autorevoli scrittori coinvolti nel progetto sono:
Stefano Bartezzaghi, Mauro Berruto, Matteo B. Bianchi, Claudia De Lillo
(Elasti), Diego De Silva, Tito Faraci, Gad Lerner, Riccardo Luna, Guglielmo
Scilla, Giovanni Veronesi.
Le parole scelte dal celebre discorso sono: fede,
libertà, speranza, felicità, giustizia, inizio, fratellanza, uguaglianza,
dignità, rettitudine.
“Telecom Italia sostiene con convinzione progetti che
contribuiscano alla diffusione della Cultura Italiana grazie al connubio tra contenuti
d’eccellenza e nuove tecnologie, in forme innovative e d’avanguardia, che
consentano a tutti di avvicinarsi alle Rete comprendendone le potenzialità.
Un’italia connessa è da tempo il primo obiettivo di Telecom Italia per
consentire al Paese di trasformarsi, crescere e condividere sogni, aspirazioni
e progetti. Da qui nasce l’idea del progetto di social writing in cui tutti
possono partecipare alla riscrittura collettiva del sogno che era di Martin
Luther King, ma che è anche nostro e che vogliamo condividere con tutti” ha
sottolineato Marcella Logli - responsabile Corporate Identity & Public
Relations di Telecom Italia.
“Certo, il talento non si può insegnare, ma allenare
sì. E la creatività può essere liberata. La scrittura si può insegnare perché è
un mestiere. Poi, la scuola ha moltissime altre funzioni: rompere l’isolamento,
servire da ascensore sociale. Di sicuro, dopo il biennio da noi, i nostri
ragazzi hanno modo di accedere ad un mondo nuovo”.Alessandro Baricco, il
Preside.
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