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Notiziario Marketpress di Mercoledì 09 Ottobre 2013
 
   
  URSAP-FEDERLAZIO ADERISCE ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA: 9 OTTOBRE CHIUSURA DEI LABORATORI DI ANALISI

 
   
  Roma, 9 ottobre 2013 - I laboratori di analisi non possono più assicurare ai cittadini il servizio sul territorio della diagnostica clinica con le prestazioni qualificate, professionali e di consulenza immediata sinora svolte. Le Istituzioni intendono infatti trasformare i cittadini in “provette” con megalaboratori senza alcun vero risparmio e ciò mentre si parla di aprire 48 Case della salute nella Regione Lazio quale servizio alternativo all’ospedale. Nel Lazio ci sono già 400 ambulatori pubblici della Asl peraltro aumentati negli ultimi anni. Perché allora il cittadino che ha necessità di una prestazione sanitaria urgente deve ancora ricorrere all’intramoenia con tariffe che molti non possono più permettersi rinunciando alla diagnosi e alla cura? “Senza prevenzione – afferma la Dott.ssa Claudia Tulimiero Melis, Presidente Ursap Federlazio – rischiamo di aumentare la disabilità e i relativi costi che non si possono scaricare sulle famiglie, in una popolazione sempre più anziana e in una società in cui è sempre più difficile formare una famiglia”. Per questi motivi, Ursap ha accettato la proposta di Federbiologi di aderire alla manifestazione del 9 ottobre (dalle ore 10.30) presso l’Hotel Nazionale in piazza Montecitorio per sensibilizzare i politici che, sulla base di dati economici errati di provenienza ministeriale, stanno annientando la piccola impresa sana e la sua professionalità e creando ulteriore disoccupazione a fronte di nessun risparmio anzi di un aumento della spesa pubblica. Alla manifestazione presenzieranno anche i titolari delle strutture di risonanza magnetica, le cui tariffe sono state pure abbattute in assenza di qualsiasi studio e che anzi risultano da recenti studi universitari di grande ausilio nella diagnosi preventiva ed appropriate nella stragrande maggioranza casi (oltre l’80%). L’italia rappresenta l’unico caso al mondo dove tariffe del 1991 diminuiscono dopo venti anni del 40%. L’ursap si domanda se forse anche in questo settore – come in tanti altri settori dell’economia italiana – non ci sia forse qualche azienda straniera pronta a fare “shopping” sostituendo alla professionalità medica gli esamifici.  
   
 

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