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Notiziario Marketpress di Mercoledì 16 Ottobre 2013
 
   
  DE TOMASO, TOSCANA CHIEDE INCONTRO URGENTE AL MINISTRO ZANONATO

 
   
  Firenze 16 ottobre 2013 – Un incontro urgente con il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato per affrontare "la situazione drammatica che, in queste, ore stanno vivendo i lavoratori della De Tomaso Automobili Spa in fallimento". A chiederlo, con una lattera partita oggi, è l´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini dopo aver appreso dai sindacati dell´avvio delle procedure di licenziamento negli stabilimenti di Torino e Livorno. Una procedura che l´assessore definisce "una inattesa e inopportuna accelerazione delle vertenza, con esuberi che si concretizzerebbero al termine della Cassa integrazione, in scadenza a gennaio 2014". L´assessore fa presente al ministro che per De Tomaso è aperto da tempo un tavolo di crisi a livello nazionale, con il coinvolgimento dell´unità gestione vertenze presieduta da Giampiero Castano e i cui lavori, scrive "sarebbero vanificati" dalla decisione unilaterale dell´azienda. Analogo risultato anche per quanto riguarda il piano di riqualificazione promosso dalle Regioni Toscana e Piemonte, attingendo alle risorse del fondo comunitario Feg. Un programma che sarebbe inevitabilmente ostacolato dalla decisione di dare corso ai licenziamenti, anche perchè, osserva Simoncini, "la concreta attuazione del piano Feg De Tomaso, per il quale la Regione Toscana ha stanziato 439 mila euro, necessita di tempi di attuazione medio-lunghi, che i lavoratori sono in grado di sopportare solo con una adeguata copertura degli ammortizzatori sociali". Simoncini ricorda inoltre che la Regione si sta adoperando per garantire ai 130 lavoratori della sede di Collesalvetti, a Livorno, la possibilità di accedere, in caso di licenziamento, all´indennità di mobilità che deve essere loro riconosciuta. "Per scongiurare questo scenario dai costi sociali insostenibili – scrive l´assessore al ministro – abbiamo chiesto, insieme alle organizzazioni sindacali, un intervento risolutore del ministero del Lavoro, da cui attendiamo una risposta".  
   
 

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