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Notiziario Marketpress di
Martedì 13 Marzo 2007 |
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AMANDA SANDRELLI E BLAS ROCA REY AL TEATRO OSCAR IN XANAX SCRITTO E DIRETTO DA ANGELO LONGONI
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Milano, 13 marzo 2007 - Quando la nuova drammaturgia viene sostenuta da attori bravi e dalle grandi capacità, da una regia lucida e curiosa e da una messa in scena raffinata, il prodotto finale è il senso preciso di un progetto intorno ad un testo. Nel caso di “Xanax” di Angelo Longoni il prodotto finale è uno spettacolo piacevole, intrigante, divertente e tragico come lo è la vita di tutti i giorni. Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey appartengono a quei pochi attori italiani completi. Il loro talento e la loro verve coinvolgono il pubblico in un piece dalle tinte infinite. La loro umanità commuove e avvolge. Lo spettacolo, presentato in prima nazionale nel 2001 al Festival di Todi, sta attraversando da quattro anni i teatri più importanti d’Italia raccogliendo grandi favori di pubblico e di critica. Un uomo e una donna in una situazione esasperata, claustrofobia, estrema. Due persone quasi sconosciute che sono costrette improvvisamente a condividere gli elementi più intimi del proprio corpo e della propria anima. Un venerdì sera Laura e Daniela si attardano un po’ più del solito in ufficio; ognuno di loro lavora ad un piano diverso di un grande edificio e verso le nove di sera le loro vite si incontrano in uno degli ascensori che li deve condurre verso l’esterno e verso un normalissimo fine settimana in famiglia. L’ascensore però si blocca. I due provano a premere il tasto di allarme, chiamano aiuto, ma ormai nessuno li può sentire almeno fino a lunedì mattina quando, poco dopo l’alba, gl’ inservienti della ditta di pulizie che si occupa dell’interno dello stabile arriveranno per sistemare e pulire gli uffici. Quarantotto ore possono diventare un’eternità quando si sta chiusi in quattro metri quadrati, senza ricambio d’aria, senz’acqua, senza cibo, quando la paura è incontrollabile e ci si sente estranei, ma si è costretti a condividere l’intimità con un estraneo perfino per tutti i bisogni corporali. L’estrema difficoltà, l’isolamento, la paura, la perdita del controllo fanno agire i due protagonisti in un modo sconosciuto a loro stessi e che li spinge a rivelare di sé più di quanto non abbiano mai fatto in passato anche con le persone più care. . |
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