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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Marzo 2007
 
   
  UE: NUOVI MEMBRI, NUOVA POLITICA COME CAMBIA LA POLITICA DEI CONSUMATORI

 
   
  Bruxelles, 13 marzo 2007 - In questi due mesi, in molti hanno fatto riferimento all’ingresso della Bulgaria e della Romania come ad un evento che era destinato a complicare più che a risolvere la difficile situazione politica ed istituzionale dell’Unione europea. Non sono state infatti risparmiate allusioni al determinante contributo degli europarlamentari dei due Paesi di nuova adesione alla nascita nell’assemblea di Strasburgo di un gruppo ultranazionalista e, addirittura, xenofobo, all’abolizione del divieto di fumo all’interno degli edifici delle istituzioni europee, persino all’aumento dei contributi che i Paesi non membri quali la Svizzera e la Norvegia versano annualmente a favore di Bruxelles per partecipare al Mercato comune. Tali osservazioni trovano un’immediata smentita nell’entusiasmo con cui Sofia e Bucarest hanno confluito nella dimensione globale degli affari europei e nella determinazione di dare ad ogni costo il proprio apporto. L’esempio più recente nonché emblematico è quello della nuova commissaria per la tutela dei consumatori, Meglena Kuneva, il cui attivismo dimostrato nelle poche settimane passate dal suo insediamento ha meritato persino il plauso di un esaminatore difficile e non sempre benevolo quale il Financial Times. Lo spazio dedicatole dall’autorevole testata è stato infatti dovuto all’enorme interesse suscitato dalle nuove misure che Kuneva intende presentare la prossima settimana e che riguardano un “nuovo sistema di compensazione collettiva” per quei consumatori europei che vogliono contestare prodotti scadenti o denunciare comportamenti scorretti da parte dei venditori. L’idea della commissaria bulgara, definita dal quotidiano “sorprendente”, è di dare più forza alla voce dei cittadini che da soli forse rinuncerebbero a fare un ricorso, perché considerato troppo oneroso oppure inutile. Con le nuove misure invece “vi sarà la possibilità di sanzioni più pesanti per le compagnie”. Questo, secondo Kuneva, avrà immediate ripercussioni positive anche sugli stessi fornitori di beni e servizi, in quanto li renderà più responsabili e più sensibili alle esigenze dei consumatori. Il principio di azione si ispira dalle class-actions americane, ma non ne rispecchia pienamente il funzionamento a causa delle diversità che esistono tra i sistemi giuridici europei e americano; e poi l’intenzione della commissaria bulgara sarà quella di evitare il rischio di offrire troppi vantaggi ai grandi studi legali transnazionali come già accade al di là dell’Atlantico. L’iniziativa in cantiere fa parte di una già fervida attività della commissaria per quanto riguarda la revisione ed il potenziamento della legislazione comunitaria nell’ambito della tutela dei consumatori e del diritto contrattuale europeo. Kuneva ed il suo staff hanno infatti già presentato un Libro verde sull’acquis del settore e con questo hanno avviato una seria ed articolata fase di consultazioni con tutti gli attori coinvolti, mettendo al primo posto, ovviamente, i consumatori. La raccolta di pareri terminerà il prossimo 15 maggio e allora si passerà alla concretizzazione delle proposte legislative. E’ sicuramente ancora presto per sapere quali saranno i risultati. Una cosa è certa, però: si può parlare di una tendenza completamente nuova nella politica dell’Ue e, in particolar modo, della Commissione. E’ in corso un passaggio da un approccio piuttosto “pro-business” a quello che viene definito ormai largamente come “l’agenda del cittadino”. La convinzione che ne sta alla base è che lo sviluppo economico non si crea soltanto sul lato dell’offerta, ma anche e soprattutto sul lato della domanda, tutelando cioè i diritti dei consumatori e, quindi, dei clienti, rafforzando la loro posizione e garantendo più trasparenza e più concorrenza. Equazione che finisce inevitabilmente per avere nell’altro suo termine maggior sviluppo e competitività. Non si tratta di un cambiamento facile da realizzare e l’équipe di Barroso lo sa. Ma forse l’entusiasmo dei nuovi arrivati potrebbe in questo caso rivelarsi decisivo. Come già sta accadendo a giudicare dai passi fin qui compiuti dalla commissaria Kuneva. .  
   
 

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