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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Marzo 2007
 
   
  ´WORK IN PROGRESS´ TEATRO LITTA: ANTIGONE DI JEAN ANOUILH DAL 13 MARZO AL 1 APRILE 2007

 
   
   Milano, 13 marzo 2007 - ´Work in Progress´ è un master per la regia teatrale ideato dal Teatro Litta e dedicato allo svolgimento della professione di un giovane regista. Il master si sviluppa in tre anni di lavoro ‘tutorato’ dal regista Antonio Syxty, definito ‘primo spettatore’ dell’intero percorso formativo. Il regista Claudio Autelli è alla sua prima prova registica del Master. Le precedenti edizioni hanno avuto come protagonisti Valeria Talenti e Carmelo Rifici. Autelli esordisce nel progetto ‘Work in Progress’ con un bel cast di giovani attori tra cui Valentina Picello protagonista nel ruolo di Antigone, che molti ricorderanno ne ‘La scimia’ per la regia di Emma Dante. La storia la conoscono tutti. Antigone si ribella al divieto di Creonte, re di Tebe, che proibisce di dar sepoltura al corpo del fratello di lei, Polinice, traditore della patria, e per questo verrà messa a morte, pur di non venire meno ai doveri sacri nei confronti della propria famiglia. Ecco dunque l’ennesima messa in scena della tragedia di Antigone. Ogni sera si aprirà il sipario e la compagnia farà il suo dovere: magari ormai Antigone è un po’ “sgualcita”, forse neanche lei ci crede più troppo, e Creonte non ne può più di veder la propria famiglia frantumarsi davanti ai suoi occhi, replica dopo replica. Lei è poco più che una bambina, lui un uomo schiacciato dalle proprie responsabilità. Due visioni della vita divergenti o anche soltanto due periodi differenti della vita stessa. Comunque loro, il proprio dovere, lo faranno fino in fondo. Sempre che le guardie glielo permettano. A loro, in realtà, non è mai importato molto della storia, preferiscono giocare a carte… È permesso sorridere in una tragedia? E’ possibile che la storia di Antigone si sia ormai trasformata in una commedia? Forse è un modo per non prendersi troppo sul serio, forse un tentativo di esorcizzare la paura, per non porsi certe domande, o forse proprio per avere il coraggio di farlo… In fin dei conti è un modo per mostrare che la tragedia, quale macchina perfetta, una volta messa in moto procede comunque, in qualsiasi situazione; procede nonostante l’indifferenza, il dileggio o il melodramma; procede fino alla sua conclusione, insensibile ai nostri timidi tentativi di sorridere. È questo che è comodo nella tragedia. Si dà una spintarella perché prenda il via, uno sguardo di un secondo su una ragazza che passa per strada, un desiderio di onore un bel giorno, al risveglio, come di qualcosa da mangiare, una domanda di troppo che si pone una sera… è tutto. È riposante, la tragedia, perchè si sa che non c’è più speranza, e che non resta che gridare, urlare a piena voce quel che si aveva da dire, che non si era mai detto e che forse non si sapeva ancora. Il coro Claudio Autelli si diploma in regia teatrale presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. A dispetto della sua giovane età, ha appena compiuto trenta anni, ha già al suo attivo numerose esperienze sia come atttore che come assistente alla regia. Lo scorso anno vince il Premio Nazionale di Regia ‘Fantasio Piccoli’ dedicato alla vocazione teatrale. Già assistente alla regia nella produzione ‘Villa Rosmer’ per la regia di Antonio Syxty, da quest’anno è regista residente al Litta, stabile d’Innovazione, per il Progetto Work in Progress. .  
   
 

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