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Notiziario Marketpress di
Lunedì 25 Novembre 2013 |
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BOLZANO: GESTIONE DEL RISCHIO IDRAULICO IN AMBITO MONTANO: IMPORTANTE FARE RETE
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Bolzano, 25 novembre 2013 - Si sono svolti il, 21 novembre 2013, presso la sede dell´Università di Bolzano, i lavori del workshop "Direttiva europea ´Alluvioni´: Verso una nuova gestione del rischio idraulico in ambito montano" organizzato congiuntamente dalla Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano e dalla Ripartizione Opere Idrauliche della Provincia con il patrocinio dell´Ispra - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale L´alto Adige rappresenta da sempre un esempio di efficienza nella gestione dei rischi naturali, come testimoniato anche nei recenti casi dell´alluvione in Val di Vizze e della frana di 40 ettari in Val Badia, e quindi, come sottolinea Rudolf Pollinger, direttore della Ripartizione Opere idrauliche, si pone quale centro naturale di discussione e di ricerca nell´ambito della prevenzione dei rischi. In questa prospettiva la Ripartizione provinciale Opere Idrauliche e la Facoltà di Scienze e Tecnologie della Lub hanno avviato numerose attività di collaborazione e ricerca; tra le iniziative di maggior interesse spicca una serie di convegni dedicati all´applicazione della direttiva europea 2007/60, che impone agli stati membri la redazione, entro il 2015, di piani organici per la gestione del rischio di alluvione. Tra giovedì 21 novembre e venerdì, 22 novembre 2013, si sono svolti infatti il terzo e ultimo workshop dal titolo "La direttiva europea ´alluvioni´: verso una nuova gestione del rischio idraulico in ambito montano". I precedenti incontri, tenutisi a giugno 2011 e maggio 2012 e caratterizzati da un grande riscontro di pubblico, hanno avuto come focus i metodi di valutazione dei pericoli alluvionali e dei rischi che ne derivano per le persone, per gli insediamenti e le infrastrutture. Questo workshop conclusivo si incentra in particolare sugli strumenti e sulle strategie di gestione di tali rischi; tra le tematiche affrontate vi sono sia le misure strutturali di mitigazione, come le sistemazioni dei corsi d´acqua, sia le misure non strutturali, quali la pianificazione urbanistica, le assicurazioni, i sistemi di allertamento e di gestione delle emergenze. A tal riguardo, come è stato sottolineato, è di assoluta rilevanza la collaborazione in rete fra le singole autorità coinvolte. Un ulteriore tema di approfondimento è l´integrazione degli obiettivi della Direttiva "Alluvioni" con quelli della Direttiva "Acque", che riguarda gli aspetti di qualità dell´acqua e degli ecosistemi acquatici. Gli interventi, organizzati in tre sessioni, vengono tenuti da esperti del settore, provenienti non solo dall´Italia ma anche dalla Svizzera e dall´Austria. Nelle intenzioni degli organizzatori il workshop è inteso quale occasione per far incontrare il mondo della ricerca, gli enti territoriali ed i professionisti che lavorano nel campo della pianificazione e della gestione dei territorio. |
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