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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 04 Dicembre 2013 |
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BOLZANO - APERTURA DOMENICALE E FESTIVA DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO
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Bolzano, 4 dicembre 2013 - L’attuale regolamentazione degli orari di apertura nel commercio al dettaglio prevede una completa liberalizzazione degli orari di apertura giornaliera e delle aperture domenicali e festive su tutto il territorio nazionale. La Camera di Commercio di Bolzano si impegna per la tutela delle aziende famigliari altoatesine e dei lavoratori affinché in futuro la competenza per la regolamentazione degli orari di apertura nel rispetto delle normative Ue passi alle regioni e alle province autonome. La Camera di Commercio di Bolzano ritiene che la completa liberalizzazione dell’apertura domenicale e festiva nel commercio al dettaglio in Alto Adige non corrisponda affatto a un’esigenza dei cittadini e non tuteli i lavoratori e le loro famiglie. La possibilità discussa alla Camera dei Deputati di prevedere delle eccezioni regionali, ad esempio con una limitazione delle aperture domenicali e festive a dodici giorni all’anno, non è una soluzione soddisfacente. “Proprio la liberalizzazione totale delle aperture domenicali e festive danneggia la competitività perchè penalizza molte piccole aziende famigliari rispetto alle grandi organizzazioni del commercio al dettaglio. Nel regolamentare la materia è necessario rispettare assolutamente le specificità territoriali”, sottolinea il Presidente della Camera di Commercio, Michl Ebner. La Giunta provinciale difende con forza queste richieste di fronte al governo italiano. “Sono già in corso delle trattative in merito, sia con il governo che con la Conferenza Stato-regioni, per regolamentare l’apertura liberalizzata degli esercizi del commercio al dettaglio a difesa delle piccole strutture e delle famiglie”, dichiara l’Assessore provinciale all’economia, Thomas Widmann. Attualmente il Decreto Legge n. 201/2011 prevede all’articolo 31 la totale liberalizzazione degli orari di apertura giornaliera e delle aperture domenicali e festive in tutta Italia e quindi anche in Alto Adige. Ai sindaci è permesso adottare misure per limitare gli orari di apertura e di chiusura solamente per motivi urgenti di interesse generale, di tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico, di salute, della quiete pubblica o di altri interessi pubblici prevalenti. |
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