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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Dicembre 2013
 
   
  BOLZANO: DALLA RELAZIONE SOCIALE 2013 UN QUADRO SULL´ATTIVITÀ E GLI SVILUPPI NEL SOCIALE

 
   
  Bolzano, 5 dicembre 2013 - Più personale nel settore sociale, spesa sempre ad alto livello per l´assistenza economica e una situazione e cifre stabili per quanto riguarda la cura degli anziani. Questi sono alcuni dati significativi della nuova Relazione sociale 2013 illustrati mercoledì 4 dicembre 2013, dall´assessore alle politiche sociali Richard Theiner e Luca Critelli, direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali della Provincia. Il documento è online. Il budget provinciale per il settore sociale per il 2013 ammonta a 402 milioni di Euro (incluso il fondo per la non autosufficienza - senza i 30 milioni di assegnazione di bilancio regionale). Benché si registri un calo rispetto al 2012 quando il budget era di 414 milioni di Euro, i dati sono sostanzialmente stabili. Tra le voci di maggior rilievo la spesa complessiva per l´assegno di cura per la non autosufficienza 192,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2012 e quella per il finanziamento dei servizi sociali 109,3 milioni di Euro sempre al 31 dicembre 2012. Come ha riferito l´assessore alle politiche sociali Richard Theiner "Negli ultimi 20 anni abbiamo avuto una forte espansione dei servizi sociali, che ha condotto ad un sistema di alto livello. Adesso il nostro obiettivo sarà di mantenere questo elevato standard anche in tempi di bilanci pubblici in calo ed ampliare ed innovare l´offerta dove c´è la necessità". Tra le priorità rimangono i servizi per anziani, ma anche i servizi per la prima infanzia. Un aspetto importante è quello di responsabilizzare maggiormente i cittadini che, qualora in grado di provvedere sviluppino forme di auto-aiuto e di solidarietà. Come ha sottolineato Theiner, non è più possibile garantire tutti i servizi e tutte le prestazioni alla generalità dei cittadini, non sarebbe più finanziabile. Però, accorpando e semplificando le varie prestazioni statali, provinciali e comunali, è opportuno giungere ad un migliore sistema di tutel economica di base per le persone bisognose e raggiungere maggior precisione negli obiettivi. A tal fine un aiuto nella valutazione giunge dalla Durp che ora si cercherà di applicare anche in altri ambiti. Parlando della quota delle prestazioni sociali erogate a cittadini extracomunitari l´assessore Theiner ha ribadito come non abbia fondatezza l´affermazione che "si possano servire come vogliono". Ha ricordato, infatti, che essi sono 28.022 (ovvero il 5,4 per cento) rispetto alla popolazione totale di 514.515 (31.12.2012) e che a loro va complessivamente il 6,9 per cento della spesa erogata. Di questa quota la voce maggiore si riferisce all´assistenza economica e sociale con il 41,4 per cento, dove è da precisare il fatto, ad esempio in riferimento ai sostegni per gli affitti, che la maggior parte degli altoatesini hanno alloggi in proprietà. La quota si attesta solo allo 0,7 per cento, invece, per quanto attiene gli assegni di cura, dal momento che i cittadini extracomunitari sono prevalentemente giovani. Una voce fissa sono i servizi per anziani ed i servizi per la prima infanzia. I servizi per la prima infanzia in particolare hanno visto aumentare il grado di copertura del 60% negli ultimi 5 anni, come ha spiegato Luca Critelli, direttore della Ripartizione famiglia e politiche sociali della Provincia, con una capacità ricettiva che è passata dai 1.523 posti del 2007 ai 2.454 nel 2012 raggiungendo così il coefficiente di dotazione (100 posti per 100 bambini di età compresa fra i 0 e 3 anni) fissato dal Piano Sociale. "Per quanto riguarda le case di riposo da alcuni anni la crescita non è più così forte come negli anni passati, questo grazie all´assegno di cura pagato dal 2009 che ha notevolmente rafforzato la cura a casa". Alla data del 31 dicembre 2012 erano 14.040 le persone a percepire l´assegno di cura (per complessivi 192,5 milioni di Euro). Quasi tre persone non autosufficienti su quattro (72,5 %) vengono assistite a casa, spesso con il supporto dei servizi di assistenza domiciliare (dove si registra un trend in aumento anche se vi è sempre più impegno famiglie e impiego di badandi), mentre il 27, 5 % delle persone sono in Casa di riposo o Centro di degenza, dove il numero dei posti è in continuo aumento anche se con meno velocità e si attesta a 4.112 unità che corrisponde al coefficiente di 9,1 stabilito dal Piano Sociale (riferito al numero di persone anziane di età superiore ai 75 anni a disporre di un posto). Resta confermata anche nel 2012 la tendenza all´aumento delle persone occupate nel settore sociale. Nonostante i risparmi nel bilancio pubblico il loro numero è aumentato del 1,6% (ovvero a 6.169 addetti a tempo pieno) rispetto all´anno prima. Negli ultimi cinque anni il personale è aumentato del 14% (+761 posti a tempo pieno). Evidente è anche in questo ambito l´effetto dei cambiamenti demografici: è aumentata soprattutto l´occupazione nei servizi per anziani. Attualmente quasi il 60 % del personale lavora nei servizi per anziani. Le spese per le prestazioni dell´assistenza economica rimangono quasi invariate su un livello molto elevato, anche se si registra un calo del 1,5% rispetto all´anno precedente. Complessivamente le spese nel 2012 ammontano a 25,3 milioni di Euro. Un dato è però chiaro, come ha fatto presente Critelli: dal 2008 ad oggi si nota come la spesa in questo ambito sia raddoppiata, segno evidente del perdurare della crisi economica. "Da settembre 2011 le persone che ricevono assistenza economica possono essere condotte a svolgere lavori di pubblica utilità per le strutture pubbliche anziché cercare lavoro su un mercato dove magari hanno poche possibilità", sottolinea l´assessore Theiner. Fino ad ottobre 2013 sono stati utilizzati in questi lavori 81 disoccupati - anche disoccupati di lungo periodo - presso case di riposo, comunità comprensoriali, distretti sociali ed altre strutture pubbliche con lavori di pulizia, giardinaggio, lavori di cucina, lavori di manutenzione ecc. "Misure come queste contribuiscono a legare in modo ancora piú forte il sostegno all´attivazione delle persone". Per quanto riguarda il nuovo contributo al canone di locazione, che dal primo gennaio 2013 è stato unificato con il sussidio casa pagato finora dall´Ipes, l´asssore Theiner ha sottolineato come si tratti ora di una prestazione dell´assistenza economica sociale che viene gestita e pagata dai distretti sociali. "Come è ovvio l´unificazione del sussidio casa e del contributo per locazione ha portato ad un forte aumento nominale della spesa del nuovo contributo per locazione", come ha spiegato Theiner. "La prossima settimana faremo un primo bilancio della situazione insieme con i partner sociali verificando i dati per poi eventulamente apportare modifiche. Una cosa però è fondamentale: `bisogna tenere presente l´obiettivo di fondo della riforma: contributi più mirati e garantire la finanziabilità di lungo periodo della misura". La Relazione sociale 2013, che consta di 235 pagine, fornisce un quadro completo della rete dei servizi sociali pubblici e privati esistenti in provincia di Bolzano è disponibile online alla pagina web www.Provincia.bz.it/politiche-sociali    
   
 

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