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Notiziario Marketpress di Lunedì 16 Dicembre 2013
 
   
  RICERCA IN LOMBARDIA: FONDAMENTALE FARE SQUADRA

 
   
  Milano, 16 dicembre 2013 - Regione Lombardia vuole giocare un ruolo sempre più incisivo nel fare da ´collante´ tra il mondo della ricerca, il mondo accademico e l´industria. Infatti, in tutti i settori della ricerca, compreso quello biomedico, "l´interazione dinamica tra i diversi soggetti è fondamentale". E´ quanto ha ribadito l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo, a Palazzo Lombardia, alla presentazione del ´Rapporto 2013 sull´industria biomedicale in Lombardia´, realizzato da Assobiomedica. Secondo Melazzini "una delle prime palestre su cui testare questo metodo di lavoro sarà Horizon 2020", con "un percorso da costruire insieme, per raggiungere gli obiettivi comuni" Dall´idea Alla Ricerca Applicata - "Abbiamo grandissimi valori e risorse in ambito biomedico nella nostra regione - è stato il ragionamento di Melazzini - ma esiste una difficoltà a passare dall´idea alla ricerca applicata. In Lombardia cercheremo di creare una filiera". A conferma dell´importanza del settore biomedico in Lombardia, Melazzini ha ricordato come 7 dei primi 10 Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs) italiani riguardo alla produzione scientifica siano lombardi e come il 60 per cento dei trial clinici italiani si svolgano in Lombardia (47 per cento a Milano e provincia). La Lombardia ha anche il maggior numero di imprese di dispositivi medici (800), che coprono il 49 per cento del fatturato nazionale. Obiettivo: 3% Del Pil - "Si tratta di numeri molto significativi - ha commentato l´assessore -, che noi vogliamo, non solo mantenere, ma incrementare in termini di qualità e innovazione. Per fare questo occorre abbattere alcune barriere culturali, agire in maniera non frammentata e lavorare in squadra". "Sono certo - ha concluso Melazzini - che, così facendo, potremo far sì che gli investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo passino dall´1,6 per cento al 3 per cento del Pil in 5 anni, secondo quanto prevede il nostro programma di governo. E´ un obiettivo ambizioso, ma, d´altra parte, per uscire da un momento faticoso come quello attuale, uno degli strumenti prioritari è credere e investire nella ricerca e nei ricercatori".  
   
 

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