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Notiziario Marketpress di
Venerdì 20 Dicembre 2013 |
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L. STABILITÀ: BALNEARI, CORRETTA LA SANATORIA ANCORA UNA VOLTA ANGELO BONELLI E LEGAMBIENTE CAVALCANO LA DEMAGOGIA E LA STRUMENTALIZZAZIONE INTERESSATE 100 IMPRESE BALNEARI SU 30.000
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Roma - “Ancora una volta Angelo Bonelli non perde occasione di strumentalizzare vergognosamente un provvedimento che tende a salvare dal fallimento circa 100 imprese balneari su 30.000, le quali, diversamente, sarebbero costrette a chiudere” dichiara Riccardo Borgo, Presidente del S.i.b. Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/confcommercio in merito alle dichiarazioni del co-portavoce dei Verdi sulla sanatoria delle spiagge. “Con la legge n. 296 del 2006, (che proprio Bonelli contribuì a varare), - continua Borgo - l´introduzione dei valori Omi, (Osservatorio del Mercato Immobiliare), per il calcolo dei canoni pertinenziali, oltre a introdurre fortissime sperequazioni e squilibri tra le imprese, ha portato come conseguenza incrementi su questi canoni di oltre il 1.000%, rendendoli, di fatto, impossibili da pagare”. Altro che ‘condono’ o ‘Babbo Natale’, come imprudentemente si accoda alla strumentalizzazione Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente! Non ci troviamo di fronte ad un fenomeno di evasione né di essere o meno contribuenti onesti, ma esclusivamente di evitare che queste imprese chiudano inesorabilmente le proprie attività a causa di un meccanismo di calcolo che allora lo stesso Bonelli, in un momento di onestà intellettuale e rendendosi conto di aver contribuito a creare questa situazione, evidenziò al governo come fosse necessario correggere. “Si eviti, quindi, di presentare il provvedimento della legge di stabilità come il regalo ad una fantomatica potente lobby - conclude Borgo - quando invece si tratta di un giusto e doveroso ravvedimento da parte dello Stato, (già nel 2008 ritenuto indispensabile anche dalle Regioni), che, correttamente, vuole evitare di essere la causa del fallimento delle imprese, la rovina delle famiglie che in esse hanno investito soldi e lavoro e soprattutto presupposto per l’aumento della disoccupazione”. Entro il mese di maggio 2014 si dovrà mettere mano su tutta la materia così che si potranno affrontare e chiarire ulteriori gravi situazioni che oggi rimangono ancora irrisolte. |
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