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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Gennaio 2014
 
   
  PUGLIA, SECONDO PILASTRO DELLA PAC ARRIVA PER LO SVILUPPO RURALE

 
   
  Raggiunto l’accodo tra le Regioni per la ripartizione delle risorse comunitarie del Feasr e del cofinanziamento nazionale. Il comune senso di responsabilità e la ferma intenzione di lavorare tutti insieme per il bene dell’agricoltura italiana – dice Fabrizio Nardoni, assessore della Puglia e coordinatore di tutti gli assessori regionali italiani - ha consentito alle Regioni di raggiungere un accordo unitario sul secondo pilastro della Pac per avviare le nuove politiche di sviluppo del sistema agroalimentare italiano. Sono state definite le risorse delle quali le singole regioni potranno disporre per i prossimi sette anni, da attivare con i programmi di sviluppo rurale. Spetta ora alla Conferenza delle regioni approvare l’accordo raggiunto. Complessivamente i nuovi programmi di sviluppo rurale svilupperanno una spesa pubblica di 19 milioni di euro. L’accordo prevede un cofinanziamento Feasr pari al 43,12% per le Regioni competitività, 48,00% per le Regioni transizione e, 60,50% per le Regioni convergenza. Rispetto alla programmazione 2007/2013 l’attuale accordo consente di sviluppare una spesa pubblica totale superiore di un miliardo di euro. È stato poi previsto un programma nazionale con quattro linee di intervento che consentiranno complessivamente di attivare ulteriori 2,243 milioni di euro per: la gestione del rischio, la biodiversità animale, la rete rurale ed un piano irriguo che per le Regioni del centro nord attinge alle risorse dello sviluppo rurale mentre per le regioni del sud dai fondi per lo sviluppo e coesione. Anche se ciascuna Regione, con motivazioni diverse legate ai territori, ha dovuto rinunciare a vedere raggiunti migliori risultati, credo che l’accordo rappresenti la migliore sintesi possibile – afferma l’Assessore Nardoni - e contribuisca a rafforzare il ruolo del sistema delle Regioni italiane. Si avvia ora il lavoro per la definizione delle scelte che riguardano il primo pilastro per il quale sono state poste le basi della discussione e del confronto con Mipaff e Associazioni Agricole.  
   
 

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