Bologna – “Mi congratulo con produttori e industriali per l’innovativo accordo sul pomodoro da industria”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni commenta l’intesa raggiunta a Parma tra tutte le organizzazioni dei produttori e le rappresentanze delle imprese private di trasformazione (aggregate in Aiipa e Confapi) e riguardante il contratto quadro 2014 relativo al pomodoro da industria per il Nord Italia. “L’anticipo con cui si è pervenuti all’intesa rispetto agli anni scorsi - sottolinea Rabboni - e la certezza di un prezzo remunerativo per gli agricoltori favoriranno una corretta programmazione delle superfici coltivate a pomodoro, vera e propria eccellenza emiliana, dopo le consistenti riduzioni dell’ultimo biennio. Mi auguro - conclude l’assessore - che le superfici che verranno programmate e coltivate risultino in linea con le effettive potenzialità dell’industria di trasformazione e che quest’ultima possa valorizzare adeguatamente sul piano commerciale in Italia e nel mondo i prodotti lavorati”. L’accordo Queste le principali novità dell’intesa. La prima riguarda l’aumento della remunerazione del pomodoro di oltre il 10% rispetto allo scorso anno, in funzione della qualità stabilita nel capitolato del contratto. Innovazioni rilevanti riguardano l’introduzione di un premio economico in funzione della corretta programmazione da parte dei produttori e il rafforzamento del sistema di controllo sulla qualità per garantire una corretta e omogenea valutazione del pomodoro. Relativamente al capitolato, è stato aggiornato il valore medio di riferimento della scala Brix (uno dei principali elementi che determina il pagamento): posizionato a 5 anziché a 5,05 per avvicinarlo alla media produttiva degli ultimi anni. Infine, per poter programmare la produzione al meglio, è stato stabilito che i singoli contratti dovranno essere depositati all’Oi (Organizzazione interprofessionale, Distretto da pomodoro da industria del Nord Italia) entro venerdì 7 febbraio.