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Notiziario Marketpress di
Martedì 20 Marzo 2007 |
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PRESENTATO RAPPORTO 2006 SULL’IMMIGRAZIONE IN VENETO
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Padova, 20 marzo 2007 - In base ai dati ufficiali, a fine 2005 la popolazione straniera residente nel Veneto ha superato quota 320 mila, con un aumento di circa 33 mila immigrati rispetto all’anno precedente. Ma i dati ancora ufficiosi sulle regolarizzazioni nel corso del 2006 indicano che le presenze straniere sono già circa 400 mila, avvicinandosi quindi al 10 per cento della popolazione veneta. Lo ha reso noto l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona oggi a Padova presentando il 16 marzo il Rapporto annuale 2006 sull’immigrazione straniera in Veneto, curato dall’Osservatorio Regionale Immigrazione di cui erano presenti il direttore Roberto Michieletti e il responsabile scientifico Francesco Carchedi. Il Veneto si conferma la seconda regione in Italia per numero di presenze straniere, dopo la Lombardia (665 mila) e prima dell’Emilia Romagna (288 mila). L’assessore ha sottolineato che questo rapporto è unico nel suo genere a livello regionale e rappresenta uno strumento significativo di ricognizione e informazione sull’evoluzione del fenomeno nel Veneto. De Bona ha fatto rilevare che la provincia di Treviso (con 72. 475 presenze) ha superato Vicenza (71. 533), mentre gli stranieri provenienti dalla Romania (oltre 22 mila) a fine 2005 stavano per raggiungere quelli provenienti dal Marocco (più di 26 mila), che sono sempre stati primi per numero di presenza. Questa tendenza all’europeizzazione dell’immigrazione è proseguita anche nel 2006. Importante la crescita della componente femminile (47%) che è ormai quasi alla pari con quella maschile. L’assessore ha evidenziato che il Rapporto ha la finalità di diffondere la conoscenza sulle dinamiche di ingresso e inserimento della popolazione immigrata nel Veneto, con analisi e approfondimenti su questioni rilevanti quali l’occupazione e il lavoro, la casa, i minori, i servizi per la gestione delle diversità e per il sostegno all’integrazione promossi in ambito pubblico e privato. I due aspetti principali che emergono sono crescita e stabilità del fenomeno immigratorio e i dati rappresentati, per la loro rilevanza quantitativa e le loro caratteristiche qualitative, confermano la necessità di un impegno istituzionale costante per l’accompagnamento dei flussi migratori e la gestione dei processi di convivenza nelle comunità locali. Per questo De Bona ha auspicato che la nuova legge sull’immigrazione sia approvata al più preso dal Consiglio regionale. . |
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