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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Febbraio 2014 |
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EMPOLI: “IL PONTORMO INCONTRA LA RICERCA”, ARTE E NANOTECNOLOGIE
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Empoli, 4 febbraio 2014- Seconda iniziativa dell’Asev su tecnologia ed arte promossa in occasione della mostra ‘Pontormo e il suo seguito nelle terre d’Empoli’ si terrà venerdì 7 febbraio 2014 in via delle Fiascaie 12 a Empoli, sede della Agenzia per lo Sviluppo, a partire dalle 10.30. Due mondi solo apparentemente lontani, i Beni Culturali e le Nanotecnologie, si incontrano ormai da anni sul terreno della conservazione e della fruizione delle opere d´arte. In effetti, ciò che si sta sviluppando è un proliferare di creatività scientifica, proprio nel campo attualissimo delle nanoscienze, indirizzata a tutelare i prodotti della creatività artistica, fatalmente destinati al deterioramento dovuto alla costante interazione del bene culturale con l’ambiente in cui si trova esposto. Il programma della giornata. Alla 10.30 saluti di Eleonora Caponi, assessore alla cultura del Comune di Empoli e Tiziano Cini, direttore dell’Asev; alle 10.40 Cristina Gelli, curatrice della mostra illustrerà ‘La Mostra sul Pontormo’; alle 10.50 Giovanni Baldi del Centro Ricerche Colorobbia, introdurrà l’argomento ‘Nanomateriali e nanostrutture: dall’arte e dalla natura ai nuovi materiali’; alle 11.30 Piero Baglioni, direttore del Consorzio Csgi (Consorzio interruniversitario per lo sviluppo dei sistemi a grande interfase) illustrerà le ‘Nanoscienze per la conservazione di opere d’arte’. Alle 12.30 la mattinata si concluderà con l’intervento di Luigi Dei, direttore del Dipartimento di Chimica Unifi. Potremmo dunque dire che si sta affermando un’arte della scienza dei nanomateriali e delle nanotecnologie al servizio della conservazione dell’arte vera e propria. I nuovi materiali nanostrutturati e le strumentazioni sempre più performanti, che derivano dall´avanzamento delle nanotecnologie, sono ormai la carta vincente per la salvaguardia del patrimonio storico e culturale dell´umanità. Il workshop sarà dedicato alla presentazione di storie di successo svolte dai laboratori accademici toscani e ad un’introduzione divulgativa del settore. «Vale la pena sottolineare – afferma Eleonora Caponi - che il patrimonio culturale, se appropriatamente tutelato, può diventare strumento incredibile di inclusione sociale, sviluppo del dialogo fra culture, ricostruzione della memoria e dell’identità territoriale, miglioramento della qualità dell’ambiente e promotore di coesione sociale, nonché, dal punto di vista economico, stimolatore di sviluppo turistico, creatore di posti di lavoro e di politiche per la salvaguardia del clima”. Un aspetto sottolineato anche da Tiziano Cini, direttore dell’Asev che ha dichiarato: «In altre parole, investire sul patrimonio culturale può generare un ritorno in termine di benefici sociali e crescita economica. Le nanoscienze e le nanotecnologie possono aiutare molto questo processo originando metodologie di conservazione preventiva con prestazioni sempre migliori, garantendo ai beni una vita sempre più lunga e quindi la loro fruizione più ampia, sicura e duratura». |
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