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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 05 Febbraio 2014 |
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AMBIENTE FVG: AVVIA TAVOLO PER PIANO GESTIONE RISCHIO ALLUVIONI
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Trieste, 5 febbraio 2014 - Coordinare e condividere le informazioni per elaborare la modellistica e la cartografia condivise, che permettano di salvaguardare il territorio del Friuli Venezia Giulia in termini di prevenzione e programmazione. E´ questo l´obiettivo del primo incontro, promosso dall´assessore all´Ambiente, Sara Vito, che ha visto insieme la relativa direzione regionale e la Protezione civile, rappresentata dall´assessore delegato Paolo Panontin, unitamente all´Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-bacchiglione, rappresentata da Roberto Casarin. Questa collaborazione, "un segnale importante e di svolta - ha commentato Vito - nella gestione e cura del patrimonio del territorio e dell´ambiente regionale", è finalizzata a predisporre il Piano di gestione del rischio da alluvioni che, come stabilito dalla direttiva europea 2007/60, dovrà essere approvato entro il 23 dicembre 2015. Il Piano dovrà riguardare tutti gli aspetti della gestione del rischio e del pericolo di alluvioni, "che naturalmente ci auguriamo - ha affermato l´assessore all´Ambiente - non si verifichino mai, ma bisogna essere pronti anche per questo tipo di calamità naturali". Nello specifico, il piano dovrà evidenziare le attività di prevenzione, protezione e preparazione, comprese le previsioni e i sistemi di allertamento di alluvioni. "Questa nuova documentazione è importante - ha spiegato ancora Vito - perché riuscirà a combinare due elementi rilevanti: il rischio (la localizzazione delle aree più vulnerabili e a maggiore rischiosità di esondazioni) e il pericolo (quando si possono verificare le calamità)." Il Piano prevede la mappatura delle aree allagabili e del corrispondente rischio in tre scenari temporali diversi: a distanza di 30, 100 e 300 anni. Dopo l´avvio della collaborazione tra l´Autorità di Bacino e i funzionari della Regione, "sono convinta - ha osservato l´assessore all´Ambiente - che sarà fatto un buon lavoro, poiché tutti i soggetti coinvolti possono sin dall´inizio interloquire nella stesura del Piano: non è infatti pensabile che il documento venga ´calato dall´alto´, bensì sarà condiviso da tutti coloro che hanno la conoscenza del territorio". |
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