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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2007
 
   
  COMUNITA’ MONTANE. ASSESSORE VENETO VALDEGAMBERI SCRIVE A FIORONI CHIEDENDO MEDIAZIONE PER RISOLVERE PROBLEMA INSEGNANTI IN MONTAGNA

 
   
  Venezia, 20 marzo 2007 - Le Comunità Montane hanno caratteristiche ed esigenze particolari di cui le politiche pubbliche devono tener conto nel modo dovuto, in particolare nell’ambito dell’educazione fornita ai bambini in termini di operatori e insegnanti. E’ un’attenzione che non può venir meno se vogliamo che questi territori e i loro abitanti abbiano le stesse opportunità sociali e culturali degli altri cittadini del Veneto. Lo sostiene l’Assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Stefano Valdegamberi il quale informa di aver scritto al Ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni in merito al pronunciamento della Corte Costituzionale n. 11 del 27 gennaio 2007 sugli insegnanti che operano nelle scuole dislocate nei territori montani. “Ho ricevuto nei giorni scorsi – scrive Valdegamberi – numerose segnalazioni di insegnanti che operano nelle scuole dislocate nei territori montani della mia Regione con le quali viene espressa forte preoccupazione” sulla citata sentenza “che - ricorda Valdegamberi - getterebbe un colpo di spugna annullando con valenza retroattiva gli incentivi maturati dagli insegnanti, talvolta a fronte di importanti sacrifici”. Valdegamberi sollecita una capacità di mediazione da parte del Ministro che risolva positivamente il problema. “La scelta di molti insegnanti di operare presso le sedi montane, attività preziosa che, a fronte dell’importante servizio reso di garantire il più capillare espletamento del servizio pubblico d’istruzione – scrive l’Assessore veneto - comporta spesso ingenti sacrifici economici e più numerosi rischi di incolumità per raggiungere luoghi di lavoro più spesso interessati dalle avversità atmosferiche. Per questo motivo fu adottata negli anni scorsi la decisione di incentivare questo tipo di scelta, assegnando un doppio punteggio agli insegnanti che vi avessero aderito. Ho potuto condividere le preoccupazioni espresse – in particolare provenendo io stesso dalla Pedemontana veneta – soprattutto in ordine alla necessità di continuare a mantenere la presenza degli insegnanti nelle scuole di montagna e a garantire in tal modo la presenza dell’Istituzione scolastica vicina al domicilio degli studenti, occasione questa fondamentale anche per gli aspetti sociali che essa rappresenta”. .  
   
 

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