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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Febbraio 2014 |
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UMBRIA: ANTIDISCRIMINAZIONE, CONSIGLIERE REGIONALI PARITÀ E SINDACATI: SÌ A OSSERVATORIO SU MERCATO LAVORO FEMMINILE
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Perugia, 20 febbraio 2014 - Le Consigliere regionali di parità e i segretari regionali delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil intendono rafforzare il rapporto di collaborazione per favorire la piena attuazione delle norme in materia di parità e pari opportunità fra uomo e donna, prevenire e rimuovere ogni forma di discriminazione nel mondo del lavoro fondata sulla differenza di genere. È la volontà comune espressa nell´incontro che si è svolto nei giorni scorsi, nella sede regionale del Broletto, tra le consigliere di parità regionali, Elena Tiracorrendo e Cristhia Falchetti Ballerani, e i segretari regionali delle tre organizzazioni sindacali, firmatarie del protocollo d´intesa volto alla corretta applicazione della normativa antidiscriminatoria, stipulato nel novembre 2008. Per una reale affermazione di una cultura della parità e del rispetto reciproco, è stato detto, si ritiene importante agire in sinergia tra diversi attori che operano nel mondo del lavoro, avendo alla base una conoscenza approfondita dei dati relativi all´andamento dell´occupazione femminile in questi anni di crisi. Partire da un´attenta lettura degli effetti sulle lavoratrici della crisi occupazionale che dal 2008 attanaglia l´Italia, e in particolare l´Umbria, è stato sottolineato, può senz´altro fornire un quadro chiaro della situazione, dal quale partire per concertare ipotesi di intervento. Si è quindi convenuto sull´opportunità di istituire presso la Regione Umbria, avvalendosi anche della collaborazione dell´Agenzia Umbria Ricerche, un Osservatorio sul mercato del lavoro femminile, finalizzato al monitoraggio delle condizioni delle donne nel mercato del lavoro locale, per individuare metodologie operative e soluzioni condivise tendenti a realizzare un piano di rilancio dell´occupazione femminile, soprattutto in quei settori dove le donne sono sottorappresentate o dove si registrano maggiori flessioni occupazionali. |
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