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Notiziario Marketpress di Giovedì 20 Febbraio 2014
 
   
  COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, CHIUDE L’ANNO IN POSITIVO L’EXPORT ITALIANO

 
   
  Roma, 20 febbraio 2014 – L’export italiano chiude l’anno in leggera crescita (+0,2% nei dati destagionalizzati), con un valore delle vendite superiore ai 392 miliardi di euro, superando la Germania (stabile rispetto allo scorso anno), che comunque si conferma primo esportatore europeo, e in controtendenza rispetto ai cugini francesi, che nel 2013 sperimentano un calo delle esportazioni dell’1,6%. Il dato del mese di dicembre segna una forte accelerazione di fine anno per i prodotti italiani all’estero, con un aumento dell’export del 5,1% rispetto a novembre (l’incremento più significativo nell’arco del 2013), spinto soprattutto dalle performance in ambito Extra-ue (+7,1%). A livello di saldo della bilancia commerciale, il surplus risulta in crescita di oltre 20 miliardi di euro rispetto al 2012, raggiungendo, anche per effetto del calo delle importazioni, i 30,4 miliardi, il valore più alto degli ultimi tredici anni. In particolare, il saldo extra-energetico sfiora gli 85 miliardi di euro, in crescita di dieci miliardi su base annua. “Negli ultimi due anni la bilancia commerciale italiana ha raggiunto un attivo complessivo di 40,3 miliardi di euro, a testimonianza del contributo positivo dato dalla domanda estera alla crescita del Paese, a fronte della continua flessione della domanda interna per consumi e investimenti, che sperimentiamo ormai da due anni”, sottolinea Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi. Per quanto riguarda i settori, continua a farla da padrone la meccanica (con una quota del 18% sull’export complessivo e un attivo di quasi 50 miliardi), mentre tra i comparti più dinamici del 2013 troviamo i mezzi di trasporto (+15% circa), il tessile-abbigliamento-calzature (+9,6%) e l’arredo (+7,8%). Tra i principali mercati di destinazione, guadagnano terreno Aree come il Mercosur (+14,7%), la Cina (+9,5%) e la Russia (+8,2%), sebbene complessivamente questi Paesi assorbano appena il 6,5% dell’export italiano, valore inferiore a quello dei soli Stati Uniti (6,8%).  
   
 

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