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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Febbraio 2014
 
   
  PROVINCIA DI FIRENZE VIRTUOSA: AZZERA IL DEBITO E RIDUCE LE TASSE APPLICATI I NUOVI SCHEMI CONTABILI, LA GIUNTA PRESENTA IN CONSIGLIO, CHE LO APPROVA, IL BILANCIO DI PREVISIONE 2014-2016

 
   
  Firenze, 24 febbraio 2014 - Una Provincia virtuosa, che nonostante la scure della spending review, raggiungerà entro breve il pareggio di bilancio. Una Provincia che ha sperimentato la nuova disciplina dei sistemi contabili. Il bilancio di previsione 2014-2016, illustrato al Consiglio provinciale di Firenze, dall´assessore competente Tiziano Lepri e il Presidente della Provincia Andrea Barducci presenta quattro caratteristiche principali: abbattimento del debito fino all’azzeramento (investiti 115 milioni negli ultimi cinque anni e previsti altri 57 nei prossimi tre) e conseguente rinuncia a nuovo indebitamento; contenimento e progressiva riduzione della pressione fiscale (l’applicazione di tutte le tariffe massime comporterebbe un maggior gettito di oltre 20 milioni); alienazione del patrimonio e delle partecipazioni non strettamente necessarie al perseguimento dei fini istituzionali (oltre 60 milioni nel 2014-16); è la base contabile per il nuovo ente che subentrerà alla Provincia di Firenze. Il bilancio triennale è ispirato all’essenzialità ed elimina tutte quelle voci di spesa che non riguardano servizi prioritari ovvero: sicurezza del territorio, lavoro, mobilità, ambiente ed edilizia scolastica. Praticamente azzerati i finanziamenti per sport, cultura, turismo, mentre per agricoltura, caccia e pesca abbiamo sono previste solo le risorse necessarie per mantenere i servizi amministrativi. 843 i dipendenti, il 13% in meno rispetto al 2009 e con la Giunta Barducci in 5 anni la spesa per il personale si è ridotta da 41 a 35 milioni. Crollata anche la rata annuale pagata dalla Provincia per i mutui: nel 2014 si fermerà a 7 milioni, contro i 16 milioni e mezzo che venivano pagati nel 2009. Punti principali del piano triennale delle alienazioni: la vendita di Mondeggi Lappeggi, dell’edificio che ospita la Questura e della caserma dei Vigili del fuoco di via La Farina. La Provincia di Firenze è riuscita a ridurre la pressione fiscale che mediamente grava su ogni cittadino abitante nel territorio fiorentino. Di fatto si è davanti alla pressione fiscale più bassa in Italia (105,4% contro una media nazionale di 133,17%), escluse ovviamente le province autonome di Trento e Bolzano. Per quanto riguarda l’assicurazione auto nel 2014 avremo una diminuzione di mezzo punto, quindi ci si ferma al 10,50% mentre la media nazionale è del 15,72. Anche per il tributo ambientale: riduzione dal 5 al 4 % inerente la quota parte della Tares che riguarda il trattamento dei rifiuti. Percentuale che scende al 3% per i Comuni che nel 2012 hanno superato il 45% di raccolta differenziata. Resta ferma anche l’imposta di trascrizione sull’auto con una tariffa base di 3 euro al kw per chi lavora nel campo dei trasporti, autonoleggi e per i tassisti. Il bilancio di previsione è stato approvato con i voti favorevoli di Pd, Progetto Toscana-idv, Sel; contrari Forza Italia, Pdl, Udc, Gruppo Misto e Rifondazione comunista. Nel dibattito che ha accompagnato l´approvazione del bilancio di previsione, Piergiuseppe Massai (Pdl) ha contestato politicamente le voci: "Ad esempio i problemi della viabilità si spostano a seconda della provenienza dell´assessore. Se uno non ha santi in Palazzo Medici Riccardi ha servizi inferiori. Le emergenze vanno stilate per emergenze e viabilità". Anche Forza Italia critica un´assenza di coraggio. "Troppo ottimismo sulle alienazioni", lamenta Samuele Baldini (Udc). Stefano Fusi (Pd) sottolinea come la Provincia "ha subito il cinismo degli altri livelli istituzionali, con forme di cannibalismo da parte di Regioni e Comuni. Non si vede l´interlocutore a cui si passa il testimone, tuttavia, vista la situazione, era difficile fare di più e meglio". Andra Calò (Rifondazione) si aspettava che "la politica andasse più avanti. Sul personale, non c´è stata politica: anche voi avete bloccato il salario accessorio, ignorato gli accordi precedentemente presi. Avete mantenuto esecutivo abnorme, con una modalità che crea scandalo". Massimo Lensi, radicale nel Gruppo Misto, parla dell´abolizione delle Province come "fallimento politico collettivo: abbiamo vissuto cinque anni aspettando Godot". Riccardo Lazzerini (Sel) rileva che "mai come questa volta la situazione assume un carattere di sfilacciamento generale. Dunque il mio massimo sostegno al lavoro che è stato fatto per predisporre il bilancio". "Era difficile redigere un bilancio", dice Paolo Bassetti (Udc): "Sembra che adesso debbano fare tutto i sindaci. Si è alimentata un´immagine della Provincia come ente inutile, ma ho bene presente come essa sia intervenuta per ripristinare situazioni difficili in ordine a frane e viabilità".  
   
 

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