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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 21 Marzo 2007 |
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IL PORTALE D’EMERGENZA MAYDAY24 ORA È ATTIVO ANCHE IN ITALIA
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Milano, 21 marzo 2007 - Una situazione che capita ogni giorno: un bambino viene coinvolto in un incidente stradale – un fatto che in Italia si verifica 13. 000 volte all’anno. Il sistema di soccorso è perfettamente organizzato; la polizia, il medico e l’ambulanza giungono sul posto nell’arco di pochissimo tempo. Grazie al numero di emergenza 118, in Italia il sistema di soccorso è ben strutturato. Tuttavia, una lacuna c’é. Succede spesso che i genitori vengano a conoscenza dell’infortunio del loro figlio soltanto quando si rivolgono alla polizia per denunciare la scomparsa del bambino non rientrato a casa. Il motivo: raramente i bambini portano appresso documenti di identità – di conseguenza è sufficiente che si allontanino di qualche centinaio di metri con la bici per non essere più riconosciuti dai residenti. Problemi analoghi sono noti anche ai vigili del fuoco in caso di incendio, quando i proprietari dell’abitazione sono fuori casa, magari in vacanza e non immaginano di certo che a casa si sia verificato un incendio (200. 000 volte all’anno in Italia) o un danno causato dal maltempo. Non tutti vogliono comunicare il proprio indirizzo di vacanze ai vicini e non tutti vivono nella vicinanza di parenti o conoscenti che potrebbero tenere d’occhio l’abitazione durante la propria assenza. Nonostante il numero di emergenza 118, permane spesso la lacuna di informazioni nel caso di emergenza – indipendentemente che si tratti di un incidente con la motocicletta, in macchina o con i figli oppure di un episodio ai danni dell’abitazione in caso di assenza. Una piccola targhetta vuole colmare proprio questa lacuna di informazioni. Georg Pircher e la dott. Ssa Beatrix Hinteregger di Bressanone hanno fondato un portale d’emergenza, chiamato mayday24, per l’Italia che offre ai cittadini la possibilità di rilasciare in una banca dati i nominativi delle persone da contattare nel caso di emergenza. La targhetta, da mettere per esempio al collo dei bambini, riporta il codice e il numero di telefono della centrale di emergenza. La targhetta può essere applicata anche sulla porta dell’appartamento, sul casco della motocicletta o sul parabrezza della macchina – le persone autorizzate dal proprietario della targhetta saranno immediatamente contattate nel caso di emergenza. Una piccola targhetta che fornisce informazioni tanto utili quanto preziose – e che consente di colmare l’ultima lacuna in un sistema di soccorso pressoché perfetto. Il numero di telefono e/o di codice riportato sulla targhetta non potrà essere utilizzato da persone non autorizzate. Chi chiama il numero verrà collegato con la centrale di emergenza del portale. La polizia e le unità di soccorso saranno informate soltanto dopo la chiamata da parte della centrale di emergenza. Nessuno, ad eccezione del possessore della targhetta, può accedere mediante inserimento della propria password alla banca dati e modificare le indicazioni fornite. Georg Pircher: “Abbiamo messo a conoscenza del nostro servizio quasi 4. 000 uffici di polizia, unità di soccorso e vigili del fuoco – con riscontro decisamente positivo. Anche i ministeri sono stati informati dell’esistenza di mayday24. ” L’obiettivo è quello di far diventare mayday24 una centrale di emergenza a livello europeo – in Germania, in Austria e in Grecia le centrali sono già state istituite con successo. Maggiori informazioni sul sito www. Mayday24. It . |
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