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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Marzo 2014
 
   
  INQUINAMENTO IDRICO. ACCOLTA PROPOSTA DI ADEGUAMENTO CENTRALE DI POTABILIZZAZIONE DI LONIGO

 
   
  Venezia, 12 marzo 2014 - La giunta veneta - su proposta dell’assessore alle politiche ambientali Maurizio Conte - ha accolto la richiesta presentata dal Consiglio di Bacino “Veronese” insieme ad Acque Veronesi Scarl di ridestinare un contributo regionale di 2 milioni di euro, assegnato inizialmente per il “Collegamento acquedottistico San Bonifacio – Almisano”, ad un nuovo intervento di adeguamento impiantistico della centrale di potabilizzazione di Madonna di Lonigo. Questa modifica – spiega l’assessore – è motivata dalle problematiche di inquinamento da sostanze perfluoro – alchiliche in alcune aree delle province di Vicenza e Padova comunicate nel corso del 2013 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dal Ministero della Salute. In seguito alle informazioni pervenute, la Regione ha immediatamente attivato un tavolo di confronto con tutti i soggetti aventi competenza sulla distribuzione delle acque potabili e sulla tutela della salute. In particolare sono stati coinvolti i Gestori del servizio idrico integrato interessati dal problema in oggetto, invitandoli a porre in essere tutte le necessarie attività a tutela della qualità della risorsa idrica. La presenza di tali composti si è riscontrata in aree della Provincia di Vicenza e nei Comuni a confine tra le Province di Padova e Verona, per le quali la distribuzione di acqua potabile è di competenza di sette gestori del servizio idrico integrato. Alcune opere pianificate anche in tempi relativamente recenti – spiega Conte - perdono il carattere di priorità, in ragione dell’attuale esigenza di azioni per contrastare il fenomeno di inquinamento rilevato. Fra queste rientra la proposta di adeguamento della centrale di potabilizzazione di Lonigo che serve un comprensorio di 13 comuni nel territorio veronese e ulteriori 13 comuni nelle provincie di Padova, Vicenza e Rovigo, per un totale di circa 133.000 abitanti. Nello specifico l’intervento proposto consiste nella realizzazione di un nuovo serbatoio di compenso di capacità pari a 4000 mc e di un ulteriore sistema impiantistico per la specifica eliminazione dei composti Pfas, ad integrazione dell’attuale composto da filtri a sabbia abbinati a carboni attivi (Gac). Con questo provvedimento la Regione ha accolto la richiesta approvando la ridestinazione del contributo a suo tempo concesso.  
   
 

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