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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 21 Marzo 2007 |
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PEDAGGI AUTOSTRADALI. ASSESSORE CONTA: GIUSTO REINVESTIRE GLI UTILI SU TERRITORIO VENETO
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Venezia, 21 Marzo 2007 - “Trovo sorprendente polemizzare in difesa di ruoli che ritengo inappropriati per dei politici. La politica ha i suoi spazi, le sue responsabilità, ma non deve essere il potere in assoluto, sempre e ovunque. L’accordo tra Anas e Regione del Veneto va nella direzione giusta, perché è quella del federalismo autostradale e va nella direzione giusta, perché alla guida delle società concessionarie è giusto che ci siano manager attenti anche agli interessi politici dell’intero territorio”. Interviene così l’Assessore regionale Giancarlo Conta sulla questione dell’utilizzo dei profitti dei pedaggi autostradali, che vede contrapposti da un lato il Presidente della Regione Giancarlo Galan e dall’altra il Presidente della Provincia di Verona, Elio Mosele e l’uscente Presidente dell’Autostrada Serenissima, Aleardo Merlin. “Non è certo per ordine di scuderia – precisa Conta - ma sono pienamente d’accordo con il Presidente Galan quando sostiene che gli utili dei pedaggi devono rimanere in Veneto per essere reinvestiti in opere infrastrutturali necessarie allo sviluppo sociale ed economico dell’intera regione. Se ci dovessimo fermare allo spicciolo localismo faremmo una scelta di retroguardia e che oggi, in pieno mercato globale, si venga a dire di reinvestire i profitti nei soli territori di provenienza, pensando al solo territorio veronese e lo dico da veronese, significa non essere lungimiranti. E comunque, anche fosse vero quello che sostiene il Presidente Rosele, il Mose e il Passante di Mestre – sottolinea ancora Conta – sono opere infrastrutturali di alto spessore, che non servono solo a Venezia e al suo territorio, ma a tutto il Veneto. E non credo proprio – conclude - che le scelte fatte dalla Società Serenissima nell’acquisire società di costruzioni, immobiliari o di ristorazione, scelte fatte tra l’altro senza alcun confronto con la realtà veronese, vadano a beneficio del territorio scaligero e dei suoi cittadini”. . |
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