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Notiziario Marketpress di
Giovedì 13 Marzo 2014 |
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LOMBARDIA: NO A SOSPENSIONE OBBLIGO VACCINALE
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Milano, 13 marzo 2014 - "La proposta presentata in questi giorni da un Gruppo di minoranza in Commissione Sanità e Politiche sociali contiene elementi di rischio per la tutela della sanità pubblica, oltre a essere molto debole dal punto di vista delle evidenze scientifiche e di scarso o nullo vantaggio per il cittadino stesso. È, inoltre, inopportuna, poiché non è questa la sede istituzionale in cui discutere della sospensione di tale obbligo. La mia non è una considerazione di natura politica, bensì una semplice constatazione di quanto emerge da autorevoli pareri medico-scientifici resi noti in questi giorni". Bambini Vaccinati - È quanto afferma il vice presidente di Regione Lombardia e assessore alla Salute Mario Mantovani rispetto al Progetto di legge, con il quale un partito di opposizione vorrebbe introdurre la sospensione per i bambini di essere sottoposti durante l´età evolutiva alla somministrazione dei 4 vaccini attualmente obbligatori (antidifterite, antitetanica, antipoliomelite ed antiepatite virale B). Proposta Infondata - La prima considerazione di sostanza fatta propria dall´assessore alla Salute citando la posizione della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.it.i) "è che, se oggi malattie quali quelle sopra citate non costituiscono più un terrore per la popolazione, come accadeva fino a 50 anni fa, lo si deve alla capillare diffusione di questo genere di vaccinazioni. Sospenderle o renderle, comunque, non più obbligatorie suonerebbe come un ritorno al passato". "In quest´ottica mi pare che quella degli esponenti politici di opposizione sia una proposta inopportuna e priva di fondamento" aggiunge Mantovani. La Tutela Della Salute - "Chi si vaccina innanzitutto - evidenzia l´assessore regionale alla Salute, facendo riferimento al parere dell´Unità Organizzativa Governo della Prevenzione Tutela e Sanitaria - non protegge solo se stesso, ma contribuisce in modo determinante a costituire una barriera alla diffusione di quegli agenti infettivi contro i quali la vaccinazione è diretta". "Non di meno - prosegue Mantovani - sotto il profilo economico il risparmio presunto non esiste, perché le malattie prevenibili con il vaccino tornerebbero a manifestarsi nei soggetti non vaccinati e pertanto, si assisterebbe ad un incremento, oltre che di sofferenza, invalidità e morte, anche di spese per ricoveri, farmaci e riabilitazione". Percorso Consapevole - Il vice presidente pone quindi l´accento sul "percorso di adesione consapevole del cittadino", attualmente vigente in Regione Lombardia ed oggetto di protocollo di intesa con il Tribunale dei Minori di Milano e di Brescia, siglato nel 2008 e riconfermato proprio a fronte del mantenimento di elevate coperture vaccinali nel 2010. "Ad oggi - spiega Mantovani - sussiste un percorso ben tratteggiato, attraverso il quale vengono fornite ai genitori dei nuovi nati tutte le informazioni necessarie. Laddove vi siano casi di rifiuto, previa attenta verifica dell´Asl, anche con l´ausilio dei Servizi sociali dei Comuni che non sussistano elementi di trascuratezza verso il minore, la vaccinazione, essendo comunque un diritto della persona verrà proposta nuovamente al raggiungimento della maggiore età". "Considerando inoltre - precisa l´assessore regionale alla Salute - che non è prevista alcuna sanzione pecuniaria, nel caso in cui i genitori non aderiscano alla procedura di adesione consapevole, ritengo di poter affermare che il sistema legislativo attuale non contiene certo forme di coercizione sull´individuo, ma semplicemente l´applicazione concreta del Diritto alla Salute". Se Ne Parli A Roma - Da ultimo, il vice presidente Mantovani, citando di nuovo la Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (S.it.i), fa notare l´inopportunità di porre la discussione di una tale tematica in ambito regionale: "La questione del progressivo superamento dell´obbligo vaccinale, qualora voglia essere affrontata, dovrà prevedere il coinvolgimento del Ministero della Salute e della Conferenza Stato-regioni, così da delineare un percorso che consenta di sostenere le coperture vaccinali senza insinuare la pericolosa impressione che, in fondo, delle vaccinazioni sia ormai possibile fare a meno senza correre gravi rischi. Procedere diversamente sarebbe un errore". |
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