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Notiziario Marketpress di
Venerdì 14 Marzo 2014 |
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SABATO 15 MARZO A VIDRACCO L’INAUGURAZIONE DEL CENTRO DIDATTICO AMBIENTALE DELLA RISERVA NATURALE DEI MONTI PELATI
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Sabato 15 marzo alle 11 nel Municipio di Vidracco, in piazza Commendator Ceratto 3, verranno inaugurati la nuova sede ed il centro didattico ambientale della Riserva Naturale dei Monti Pelati. Nel centro si svolgerà l’attività di accoglienza dei visitatori e potranno essere programmate iniziative di educazione ambientale e promozione del territorio. Oltre al Sindaco Di Vidracco, Andrea Bernini, sarà presente l’Assessore provinciale ai Parchi ed Aree protette, Marco Balagna. L’evento offrirà l’occasione agli amministratori locali e provinciali per illustrare i progetti e le nuove iniziative che promuoveranno la conoscenza e la fruizione di un territorio riconosciuto come uno dei patrimoni naturalistici e ambientali del continente europeo. La Riserva è stata istituita con una Legge regionale nel 1993 (confermata da una successiva normativa, approvata nel 2009) e comprende porzioni dei territori dei Comuni di Castellamonte, Baldissero Canavese e Vidracco. E’ gestita dalla Provincia di Torino ed è stata riconosciuta ufficialmente dall’Unione Europea quale Sito di Interesse Comunitario. Il Territorio Della Riserva - La Riserva Naturale si estende su di un’area di 147 ettari allo sbocco del torrente Chiusella. I Monti Pelati, conosciuti anche come Monti Rossi, si presentano spogli, “lunari”, quasi un’isola di terraferma a clima mite che si eleva dalla verdeggiante zona circostante ed offre alcune interessanti particolarità botaniche, zoologiche e geologiche. I “Pelati” si trovano sulla Linea Insubrica, un sistema di faglie collegate fra loro, cha va dal Canavese alle Alpi Carniche e che separa la catena principale delle Alpi Centrali dalle Alpi calcaree meridionali. In corrispondenza di questa linea, nell’area piemontese, si trovano affioramenti di rocce peridotitiche (Olivina) di colore grigio-verde e di magnesite bianca, oggetto di attività estrattiva fin dal 1700, per l’utilizzo nella produzione di ceramica e di materiali refrattari. Per tutelare le caratteristiche del luogo l’attività di estrazione è oggi limitata alla zona nord-est. Le aree di scavo non più utilizzate vengono ricoperte con materiale vegetale e terreno, in modo da riportare la zona alla situazione naturale. Il colle più alto della Riserva, a 581 metri di altitudine, ospita una torre a pianta quadrata del Xii secolo, la cosiddetta Torre Cives, utilizzata come punto di osservazione e postazione difensiva dalla popolazione della Val Chiusella. Dalla Torre Cives si gode un ampio panorama. Fauna E Flora - Le temperature superiori anche di 4 o 5 gradi rispetto al territorio circostante favoriscono la compresenza di specie botaniche mediterranee e montane. Si possono inoltre incontrare animali che solitamente vivono in zone più meridionali e la cui presenza è una rarità per le aree piemontesi. La natura del terreno e la scarsità d’acqua rendono difficile la crescita della vegetazione arborea, che è rappresentata da poche Betulle, da Roverelle e da Pini silvestri. Numerosi invece i tipi di licheni che colonizzano le rocce: la loro presenza è sintomo del buono stato ambientale della località, essendo i licheni indicatori naturali della qualità dell’aria e del livello di inquinamento atmosferico. Tra le specie floristiche più interessanti vi sono la Campanula bertolae (endemismo delle Alpi occidentali), il Linum suffruticosum e la Fumana procumbens. Le caratteristiche ambientali rendono la zona una nicchia ecologica ideale per la vita di specie animali poco diffuse. In particolare, tra gli insetti va ricordata una rara farfalla, la Pedasia luteella. Alla fine dell’estate si presentano assai numerose le Mantidi religiose. E’ soprattutto l’avifauna ad essersi adattata al meglio alle peculiarità dei Monti Pelati: ne sono state osservate circa 70 specie, tra cui il Saltimpalo, lo Zigolo, l’Occhiocotto, il Calandro, le Cince, il Lucherino, la Bigiarella e il Codirosso. Sporadicamente fanno la loro comparsa anche alcuni rapaci come lo Sparviero, la Poiana, il Falco pecchiaiolo, il Nibbio e il Biancone. Rete Natura 2000 - Per proteggere il proprio patrimonio naturale l´Unione Europea ha dato vita a “Rete Natura 2000”, che collega tra loro una serie di siti protetti distribuiti sul territorio dei Paesi membri. La rete è composta da due tipologie di aree protette: i Sic (Siti di Importanza Comunitaria) come la Riserva naturale Monti Pelati e le Zps (Zone di Protezione speciale). I Sic danno attuazione alla direttiva Habitat (1992), che nei suoi allegati elenca i tipi di ambienti e specie animali e vegetali che è indispensabile tutelare. Le Zps salvaguardano i volatili, in particolar modo le specie inserite negli allegati della direttiva Uccelli (1979). Ogni Stato membro propone alla Commissione Europea l’elenco dei propri Sic e delle proprie Zps. Una volta approvati dalla Commissione Europea, Sic e Zps entrano a far parte di Rete Natura 2000, che rappresenta il più importante strumento comunitario per la conservazione della biodiversità del continente. In Piemonte si trovano 122 Sic e 50 Zps, per una superficie totale pari al 15,6% del territorio regionale. Per la Riserva dei Monti Pelati gli ambienti di importanza comunitaria sono costituiti dalle formazioni riparie a Salice bianco, di estensione ridotta ma importanti perché considerate “habitat prioritario”. Sono inoltre considerate importanti e degne di tutela le formazioni erbose delle brughiere e delle praterie secche colonizzate dal Bromus erectus |
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