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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Marzo 2014 |
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TRENI. VENETO: LA METROPOLITANA DI SUPERFICIE FUNZIONA GIÀ, MA QUALCUNO NON SE N’È ACCORTO
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Venezia, 18 marzo 2014 – “Evidentemente qualcuno non si è accorto che il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale è già partito e che il cadenzamento ne è la sostanziale ossatura. Pazienza, importante è che se ne siano accorti gli utenti, rispetto ai quali io continuo a lavorare per sistemare gli ultimi tasselli. E anche i nuovi lavoratori assunti per svolgere i servizi in più”. Renato Chisso, assessore alle politiche della mobilità del Veneto, è stupito per la risonanza data ad una notizia già ben nota, quella relativa alle navette tra Padova e Mestre, ampiamente previste e che, anche questa è notizia risaputa, partono in ritardo rispetto al cadenzamento perché sono slittati i tempi di consegna dei nuovi Flirt. “Fino alla metà dello scorso dicembre – ricorda Chisso – tra Venezia è Padova viaggiavano 47 treni al giorno, con il cadenzamento, ovvero con l’attivazione del servizio metropolitano, ne viaggiano 73, che percentualmente significa oltre il 55 per cento in più rispetto all’orario precedente. Tra Padova e Venezia ne correvano 46 e oggi ne corrono 72, ovvero sempre il 55 cento in più rispetto a prima. Con le navette, che non è detto possano partire già a giugno, e non a settembre, i treni regionali tra Mestre e Padova diventeranno 84 e 83 quelli tra Padova e Mestre: siamo quasi ad un sostanziale raddoppio delle corse, con un preciso cadenzamento orario facile da memorizzare, utile per i pendolari ma anche per i turisti e per quanti si muovono occasionalmente”. “Su questo fatto noto, e positivo per i viaggiatori, che si aggiunge al sostanziale aumento di corse regionali in tutto il Veneto – dice ancora l’assessore – c’è qualcuno che si mostra turbato e snocciola i numeri di partenza del Sfmr, evidentemente senza conoscere quelli di arrivo, cioè quanti passaggi a livello sono stati eliminati, quanti binari realizzati, quante fermate aggiunte e stazioni ammodernate, quanti parcheggi scambiatori, quanti i nuovi convogli e le carrozze rifatte, ecc. Ecc. Il sostanzioso aumento delle corse tra Padova e Mestre, voglio ricordarlo, è peraltro reso possibile perché questo è l’unico tratto dove in Veneto è stata realizzata la linea ad alta capacità ferroviaria, raddoppiando i binari esistenti. Ne avremmo bisogno anche altrove”. “Certo, manca ancora qualcosa al Sfmr, percentualmente poco, e i ritardi hanno tutti un perché, a partire dal mancato finanziamento del secondo lotto nel 2000, dalla difficoltà a localizzare le stazioni in Comune di Venezia, dalle lungaggini che in questo Paese riguardano tutte le opere pubbliche. Ma nonostante tutto siamo partiti- conclude Chisso – con corse cadenzate e appuntamenti nei centri di interscambio delle linee, il miglior servizio agli utenti, che era ed è l’obiettivo del sistema metropolitano. Che si basava e si basa sull’ottimizzazione dell’esistente, non su nuove cementificazioni a piacere”. |
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