|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 27 Marzo 2014 |
|
|
  |
|
|
RIFIUTI: TARIFFE PIÙ LEGGERE E REGGIO CHIEDE AIUTO A PARMA CON IL CONTRIBUTO DELLA PROVINCIA DI PARMA ATERSIR RIDUCE I COSTI DI SMALTIMENTO. LA PROVINCIA DI REGGIO INVIA UNA RICHIESTA A QUELLA DI PARMA PER L’UTILIZZO DELL’IMPIANTO DEL CORNOCCHIO PER IL PRETRATTAMENTO DEI PROPRI RIFIUTI
|
|
|
 |
|
|
Parma, 27 marzo 2014 – Per il territorio di Parma la tariffa di smaltimento rifiuti si annuncia più leggera. La buona notizia arriva da Giancarlo Castellani assessore provinciale all’Ambiente e presidente del Consiglio locale di Atersir. Pochi giorni fa l’organismo ha deliberato il valore della tariffa di smaltimento rifiuti all’impianto di incenerimento di Parma che sarà di 154 euro a tonnellata contro le quasi 170euro attuali. Il risparmio è di 16 euro a tonnellata e se si considera che il termovalorizzatore ha una capacità di smaltimento di circa 70mila tonnellate di rifiuti urbani, il risparmio complessivo è di 1 milione e 120 mila euro. Le bollette per l’utenza saranno dunque calmierate. “Ci eravamo impegnati in questo senso e siamo riusciti a cogliere questo obiettivo” – ha detto Castellani questa mattina nel corso di un incontro con la stampa rivendicando il ruolo di una Provincia che produce fatti e agisce con senso di responsabilità. Anche di fronte alla richiesta proveniente dalla Provincia di Reggio Emilia che con la cessazione dell’attività di incenerimento, e nella impossibilità di smaltire il rifiuto cosiddetto tal quale nelle proprie discariche, ha chiesto dal luglio 2014 al giugno 2017 l’utilizzo dell’impianto del Cornocchio, fermo però da due anni, per il pretrattamento dei rifiuti urbani provenienti da quel territorio che saranno poi smaltiti nelle discariche del reggiano. “La Provincia di Reggio è sostanzialmente in emergenza – ha spiegato Castellani – due anni fa ha fatto la scelta di spegnere l’inceneritore confidando di far leva sulle proprie discariche e con un impianto di trattamento meccanico-biologico ancora da realizzare. Reggio Emilia è sprovvista di impianti di pretrattamento mentre a Parma ne abbiamo due, uno a Borgotaro e l’altro al Paip. Abbiamo risposto in termini interlocutori, chiedendo un incontro fra presidenti perché ci sono molti aspetti da discutere”: Fra questi ad esempio, il fatto che si tratta di far viaggiare in tre anni fra i due territori 450mila tonnellate di rifiuti, senza nessuna previsione di calo della produzione. “Parlare di rifiuti è facile – continua - la gestione è più complicata, esige una responsabilità grande. In questi anni abbiamo assistito a proclami di tutti i tipi e noi non siamo mai scesi sul terreno della polemica ma abbiamo sempre agito per mettere il territorio in sicurezza. Oggi possiamo dire – ha continuato – che la nostra scelta è stata corretta, ci siamo dotati di un sistema avanzato a livello europeo. E poi c’è la raccolta differenziata a livelli da podio regionale e nazionale. “Dove il nostro ruolo ha più peso – ricorda l’assessore - arriviamo al 72% e continuiamo a crescere”. Il capoluogo secondo il consuntivo 2013 è a 53,6% con punte al 60% nei primi mesi dell’anno. “Facciamo il tifo – dice ancora Castellani – ma noi abbiamo raggiunto questo risultato con un lavoro paziente, coinvolgendo la comunità e nei tempi che servivano. Ci auguriamo che le stesse modalità possano servire anche a Parma”. Oltre al dato sulla differenziata Castellani ha ricordato le nuove azioni come la sperimentazione già in corso della tariffazione puntuale adottata da Felino, Colorno, Sorbolo e Mezzani e Medesano. Rispondendo poi alle domande sul teleriscaldamento e l’avvio di una seconda linea del termovalorizzatore (questione posta in una comunicazione da Legambiente), Castellani ha precisato che la questione sarà oggetto fra breve della Conferenza dei Servizi. “La rete di teleriscaldamento è un elemento qualificante dell’impianto e un impegno assunto che va portato a termine” – ha commentato. Sarà presente all’inaugurazione dell’impianto di Ugozzolo, gli chiedono? “Non abbiamo nulla da temere, abbiamo agito con la massima coerenza e trasparenza – risponde - siccome abbiamo tenuto sempre un ruolo istituzionale molto forte e siccome siamo autorità competente sulle autorizzazioni alcune delle quali hanno un procedimento aperto, faremo le nostre valutazioni. E sulla provenienza dei rifiuti da fuori, una volta che le Province non ci saranno più? “Abbiamo autorizzato l’impianto per lo smaltimento di rifiuti locali sia urbani che speciali – dice - l’autorizzazione è vigente e l’abbiamo ribadita con una delibera di giunta in tempi recenti e quindi noi oggi siamo fermi lì”. Su questo tema si discuterà anche nel prossimo Consiglio provinciale, con un ordine del giorno presentato dalla maggioranza nel quale si ribadisce la scelta fatta dalla Provincia. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|